Enna: incontro con i Consigli di disciplina della Sicilia e la Consulta regionale dei geometri

Enna. Presso la sala delle conferenze della sede del Collegio dei geometri e dei geometri laureati della Provincia di Enna ( sala che sarà intitolata lunedì 30 settembre 2019 ore 10 e segg. al geometra Filippo Cacciato, già presidente del Collegio di Enna), si è tenuto un incontro con i Consigli di disciplina della Sicilia e la Consulta regionale dei geometri e geometri laureati della Sicilia, riguardante “Codice deontologico e Consiglio di disciplina”. Il tutto, in tema dei provvedimenti disciplinari con la relativa normativa in essere, nel cercare di fare chiarezza nei diversi ambiti e casistiche, giusta riunione di Consulta del 3 agosto 2019 in Palermo. Ha aperto i lavori, dopo gli onori di casa, il geom. Silvestro Zammataro, presidente del Collegio della Provincia di Enna, anticipando che occorre attuare un percorso di approfondimento delle tematiche che coinvolgono i Consigli territoriali di disciplina, i quali si confrontano con le molteplicità di casi che riguardano diversi geometri sotto l’aspetto deontologico: “Tradurre la normativa in sanzioni disciplinari non è sempre facile, generando alcune volte delle disuguaglianze nell’entità del provvedimento disciplinare”. Di poi, il dott. Francesco Parrinello, presidente della Consulta dei geometri e dei geometri laureati della Sicilia, nello spirito del confronto e nell’attuare quella sinergia fra tutti i Consigli di disciplina della Sicilia, ha puntualizzato che “occorre un incontro congiunto che vede partecipi tutti i Consigli disciplina della Sicilia e tutti i Consigli territoriali della Sicilia”. “Il codice deontologico della nostra categoria è contenuto in un libretto disponibile presso ogni Collegio ed è interamente leggibile nel sito dello stesso : é un codice che va solo letto, ma anche compreso e memorizzato per quanto possibile”.
“ Siamo una Categoria, regolata da norme di legge, il cui scopo è quello di garantire la qualità culturale ed etica degli appartenenti che, con il loro lavoro, forniscono un servizio agli utenti che sono, per certe attività, obbligati a rivolgersi a noi o ad altre figure professionali”.
“In sostanza, noi geometri, così come gli atri professionisti facenti parte di Albi professionali, forniamo un servizio a chi ne fa richiesta e questi deve essere tutelato sulla professionalità del tecnico a cui si rivolge; pertanto, non v’è garanzia di qualità e di etica in assenza di adeguata formazione e di provvedimenti disciplinari ”. “La Legge istitutiva del 1929, prevede all’articolo 11 le pene disciplinari e regolamenta in tal senso sulle procedure nel successivo articolo 12, demandando al Presidente del Collegio ed al Consiglio direttivo l’onere della gestione dei procedimenti disciplinari. Con D.P.R. del 7 agosto 2012 n. 137 tale compito è stato trasferito ad un Consiglio di disciplina territoriale (CDT), totalmente autonomo rispetto al Consiglio direttivo del Collegio, senza null’altro cambiare ”. Alcuni provvedimenti di CDT riguardano fatti che spesso sono vissuti come normali comportamenti secondo un’abitudine, tanto frequente quanto dannosa, volta a sottovalutarli o peggio a farli rientrare nella normalità secondo l’insano principio “così fan tutti ”. “Ove il CDT individui nel comportamento del Collega inquisito gli estremi di un possibile reato, deve dare seguito alla segnalazione alla Procura della Repubblica; invero le possibili infrazioni disciplinari legate al Codice deontologico sono numerosissime e facilmente intuibili operando l’attenta lettura del codice stesso ” . “Non è certo male rammentare che rientrano tra gli illeciti possibili di provvedimento disciplinare le morosità nei confronti degli organi istituzionali ( Cassa Geometri e Collegio) ed il mancato raggiungimento, o l’assenza, dei crediti formativi per precisa norma legislativa dal 2014 e indirizzo del C.N.G. nel 2010”.

“La graduazione dei provvedimenti disciplinari è, per logica, legata non solo alla gravità dell’illecito commesso ma alla reiterazione, cioè al ripetersi di fatti, da parte dello stesso soggetto, deontologicamente rilevanti”. Dopo l’intervento del dott. Francesco Parrinello, sono seguite dagli esponenti dei Collegi siciliani note critiche, esperienze, casistiche di maggiore rilevanza, le quali sono state oggetto di discussione e confronto fra i presenti nell’incontro programmato. A fine lavori, su questi argomenti, hanno detto Francesco Parrinello, presidente della Consulta dei geometri della Sicilia, e Silvestro Zammataro, presidente del Collegio dei geometri della Provincia di Enna, “continueremo a soffermarci perché riteniamo che è assai più utile un atteggiamento di informazione e di prevenzione rispetto ad uno punitivo”.

Nino Costanzo