Uil Fpl Enna: Il lavoratore della Seus 118 non è un tassista della sanità

“Cambiano i vertici aziendali ma i problemi sono sempre gli stessi e rimangono irrisolti. Il personale della Seus 118, in provincia di Enna e non solo, vive un’altra stagione di approssimazione.
Dalla non certezza della turnistica, dal credito al debito orario, dal passaggio da una postazione all’altra senza regole e senza neanche spiegazioni. Ci siamo chiesti più volte se ciò è dettato da inadeguatezza di chi questo lavoro lo svolge nella quotidianità oppure, quale lungimirante progetto organizzativo per noi miseri esseri umani, sia dietro le varie scelte operate dall’Azienda negli anni. Gli autisti soccorritori della nostra provincia sono arrabbiati e la loro rabbia la facciamo nostra. Non è pensabile che autisti soccorritori, scesi dalla cosiddetta squadra operativa che ha un compito specifico nell’organizzazione territoriale dell’azienda, vengono aggiunti in alcune postazioni che di contro sono già al massimo della loro dotazione e contestualmente chi è titolare di postazione viene mandato ad effettuare i turni in provincia, fra l’altro, nella scelta del lavoratore, non si rispetta la posizione occupata nella graduatoria regionale. Riteniamo tali scelte senza criterio e logica. Questo è quanto si è verificato, per esempio, nella postazione di Villarosa nell’ultimo mese ma la cosa si ripete anche nella zona NORD della Provincia. Sul piano regionale si sta discutendo sul credito e sul debito orario maturato da ogni singolo dipendente al fine di porre rimedio ad errori del passato dettati a nostro giudizio da mancate relazioni sindacali che in Seus 118 cominciano a delinearsi solamente adesso e nel nostro territorio, invece, il debito orario aumenta sempre. Il personale autista soccorritore vuole certezze sul piano organizzativo, certezze che vengono meno quando arriva ogni inizio mese la turnistica. Personale tolto da una postazione dove si ritrova titolare e mandato a coprire i turni altrove. Questo non è più possibile. Chi espleta i turni deve semplicemente seguire sempre la normativa vigente ed i principi di buona e corretta amministrazione. Basta, non se ne può più. Il lavoratore della Seus 118 non è un tassista della sanità: è il primo operatore che si interfaccia con l’utenza essendo il primo tassello del sistema sanitario regionale, pertanto, deve lavorare in armonia con i colleghi. Si spera che la situazione cambi al più presto, con un sistema di relazioni sindacali imperniate al rispetto, innanzitutto, delle Organizzazioni Sindacali e mettendo sul tavolo argomentazioni che vedano il lavoratore protagonista e non succube al sistema. Chiederemo, a breve al Dott. Croce, Presidente e Direttore Generale dell’Azienda, al quale abbiamo già inoltrato una nota sui fatti accaduti in Provincia, un incontro, perché quanto viene propinato su Enna, in termini di organizzazione del lavoro, non ci convince affatto.
Alla Uil piacciono le regole perché dentro le regole contrattate, i dipendenti possano muoversi in armonia con sé stessi e con l’intero sistema aziendale,garantendo nella maniera migliore il cittadino utente. Se ciò non accadrà verrà facile dire che tutta la sanità siciliana, sia pubblica sia privata, serve a produrre solo consenso”.

Comunicato stampa a cura di Giuseppe Adamo – Segretario Generale Uil Fpl Enna