Piazza Armerina: sicurezza della Villa romana del Casale, sospese 5 licenze commerciali per ragioni di ordine e sicurezza pubblica

Tutte presenti le più alte cariche dello Stato della Provincia di Enna, per illustrare le iniziative intraprese a tutela della “legalità e trasparenza” presso l’area commerciale del sito UNESCO Villa Romana del Casale di Piazza Armerina.
Proprio all’interno dell’aula consigliare del comune di Piazza Armerina, “Boris Giuliano”, si è svolta il 3 ottobre, la conferenza stampa che ha visto come protagonisti, il Prefetto di Enna Giusi Scaduto, il Questore Vicario dr. Riccardo Caccianini, il Comandante provinciale dei Carabinieri Col. Saverio Lombardi, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Col. Giuseppe Licari, il Sostituto Procuratore della Repubblica di Enna dott.ssa Stefania Leone. A fare gli onori di casa il sindaco avv. Cammarata, la Giunta ed i consiglieri, presenti, previo invito del Prefetto, i presidenti di Confcommercio e Confesercenti, i segretari generali di CGIL, CISL e UIL e la stampa.

A dare inizio ai lavori il Prefetto che, in modo chiaro, semplice ed esaustivo ha spiegato quali prerogative dell’incontro. Il lavoro proficuo, dettato dalla sinergia dei diversi ruoli delle forze dell’ordine, sul sito archeologico come su tutto il territorio. Ha voluto fermamente sottolineare, come il cedere a ricatti, vessazioni e intimidazioni porta a rendere più forte quella parte della società che vive nel non rispetto delle regole. Un plauso è andato anche al lavoro dell’amministrazione, in modo particolare al Consiglio Comunale, nell’avere voluto approvare due importanti regolamenti il “commerciale e di polizia locale”, con la possibilità di emissione del DASPO urbano, che permette di rispondere con un intervento tempestivo ad eventuali condotte illecite.
Breve ma incisivo l’intervento del Vicario del Questore dr. Riccardo Caccianini che, ha voluto dar seguito all’importanza della collaborazione fra forze dell’ordine e comunità.
A chiudere l’intervento il Sindaco Cammarata che, dopo i ringraziamenti di rito, ha decantato le sue gesta, seppur brevemente, elencando ciò che è prossimo a realizzare per migliorare il sito, “il rafforzamento del sistema di vigilanza, (che stranamente e attualmente, grava sulle casse comunali), una futura delegazione della polizia municipale presente nel sito per supportare i milioni di turisti che lo visitano”, dimenticando che si era impegnato nella soluzione di un problema annoso quanto grave, quello delle polveri sottili per il quale è stato rinviato a giudizio (vedi nota). Ha voluto ribadire come,” la comunità di Piazza Armerina abbia la necessità di un cambio culturale”, menzionando le prevaricazione che ha subito, la città, negli anni precedenti. Veramente esigui gli interventi sotto forma di punti di domanda, la domanda che ha suscitato più interesse durante l’incontro, era inerente alle cinque licenze sospese a causa dei fatti di violenza nel mese di aprile c.a., “atto dovuto da parte dell’amministrazione” visto anche, come ha voluto ribadire il Prefetto, “il danno d’immagine arrecato”.

Anna Zagara

 

nota di redazione: ci scusiamo con l’attuale Sindaco Nino Cammarata in quanto  non è tra le persone rinviate a giudizio -trattasi del precedente primo cittadino-  la cui udienza sembra essere stata fissata per il 5 novembre 2019


Il Questore ha adottato l’avviso orale, ai sensi dell’art. 1 del D. Lvo n. 159/2011, nei confronti di 4 soggetti. Su proposta del Prefetto, il Sindaco ha sospeso 5 licenze commerciali, ai sensi dall’art. 19 del D.P.R. 616/77, per ragioni di ordine e sicurezza pubblica.

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