A Leonforte fremiti di rinnovamento scuotono la politica, mischiando le carte sul tavolo da gioco

Leonforte. “Pensavo di essere incolume da questi fremiti visto il tipo di azione politica portata avanti negli ultimi 5 anni dal Gruppo Progettare Futuro” scrive il dott. Giovanni Ghirlanda di Progettare Futuro e chiarisce alcuni punti “Alle ultime elezioni, a causa di problemi personali, ho scelto di non candidarmi, mentre l’avv. Pietro Vanadia, dopo varie valutazioni, si è candidato con la lista civica “Una Nuova Leonforte”. Il gruppo politico Progettare Futuro ha naturalmente sostenuto l’avv. Pietro Vanadia, contando sulla sua pregressa esperienza per portare avanti in Consiglio Comunale quelle che dovevano esser le istanze del nostro gruppo. Così non è stato e pertanto, vista l’impossibilità di incidere a suo tramite, sono state chieste all’avv.Vanadia le dimissioni da Consigliere comunale per consentire, coerentemente, alla maggioranza dentro cui è stato eletto di non subire ripercussioni in Consiglio. Sordo alla richiesta, l’avv. Vanadia, con dichiarazione pubblica nel Consiglio Comunale del 2 agosto 2019, sceglieva l’opzione di voltare le spalle al suo gruppo politico di origine. Fino a lì, la scelta poteva essere tollerabile, giacché comunque restava all’interno della maggioranza con cui era stato eletto. Purtroppo, nel Consiglio Comunale del 30 settembre 2019, lo stesso consigliere ha dichiarato di abbandonare il gruppo di maggioranza con cui è stato eletto, e dallo stesso nominato Vice Presidente del Consiglio Comunale… Pur non condividendo le sue scelte, lo ringrazio anche a nome del gruppo Progettare Futuro per ciò che con noi ha fatto, e, con immutata simpatia umana, gli auguriamo un lungo successo politico negli attraenti lidi di sirene spiaggiate in cui pare essere approdato”. L’avv. Vanadia il 30 settembre interveniva in consiglio comunale e per dichiarare la sua fuoriuscita dal gruppo “Una Nuova Leonforte” e in merito all’ospedale F.B.C.: “In questi anni, in questi mesi nonostante le azioni intraprese dal Sindaco e le azioni promosse e messe in atto dal Consiglio Comunale, il nostro nosocomio ha continuato e continua a subire lo smantellamento della struttura anziché essere valorizzato per la sua particolare situazione disagiata sotto il profilo geografico e meteorologico, così come più volte ci hanno raccontato anche in quest’aula consiliare esponenti politici regionali e provinciali nei confronti dei quali manifesto tutte le mie perplessità in merito alle promesse e alle rassicurazioni sul nostro ospedale… Per garantire ed assicurare realmente il mantenimento del nostro ospedale occorrerebbe, infatti, modificare decreti, leggi nazionali, regolamenti attuativi, decreti ministeriali, decreti e leggi regionali, linee guida e quant’altro. Andrebbero modificati gli accordi stipulati tra lo Stato e le Regioni che hanno sancito l’intesa sullo schema del decreto ministeriale n. 70/2015 (c.d. regolamento attuativo della Legge Balduzzi). Andrebbe cambiato l’orientamento del Ministero della Sanità, andrebbe modificata, in particolare, la Legge Regionale n. 5/2009 (e tutti i decreti successivi) che hanno inaugurato il processo di razionalizzazione e riordino del S.S.R. e che ha prodotto il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera della Regione Sicilia… E’ arrivato il momento a questo punto di agire concretamente attraverso l’impulso del Consiglio Comunale: serve innanzitutto approvare all’unanimità una mozione consiliare o un atto di indirizzo consiliare, con cui dare mandato al Sindaco di emettere immediatamente una nuova ordinanza contingibile e urgente per salvaguardare la struttura! Auspico che il Consiglio Comunale di Leonforte possa restare unito lottando insieme per la salvaguardia del nostro nosocomio così come è riuscito a fare il precedente Consiglio Comunale di cui facevo parte che continuò ininterrottamente per tredici giorni i lavori consiliari a difesa dell’ospedale restando nell’aula perennemente giorno e notte. Infine, tra le strade da seguire ripropongo di valutare la possibilità di promuovere un ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo, organo giurisdizionale internazionale cui potremmo rivolgerci per lamentare la violazione di uno dei capisaldi della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, il diritto alla salute”.

Questo accade a Leonforte e temiamo che tanto altro ancora accadrà. La politica è fatta di unioni e divisioni e gli ideali stanno a zero.

Gabriella Grasso