FP CGIL di Enna reitera richiesta su futuro lavoratori della fallita EnnaEuno

Il segretario provinciale della FP CGIL di Enna, Giovanni La Valle, ha chiesto per l’ennesima volta e con grande forza che venga affrontata la gravissima situazione che sempre di più sta cancellando i diritti civili ed il futuro dei lavoratori che sono rimasti intrappolati nel comparto di igiene urbana ed in particolare della fallita EnnaEuno.
Così La Valle scrive agli organi competenti:
“Per quest’ultimi nei giorni scorsi è stata avviata la procedura per il licenziamento collettivo che determinerà una gravissima emergenza sociale che travolgerà circa 60 famiglie, già duramente provate da anni di colpevole disinteresse della politica e delle istituzioni.

In primo luogo riteniamo di dover richiamare ai propri doveri ed al pieno rispetto delle proprie funzioni la SRR, la cui decennale inerzia e cattiva gestione ha determinato una applicazione parziale della Legge Regionale 9 del 2010, per cui sono state imposte inique condizioni ai lavoratori del comparto che, pur avendo tutti i medesimi diritti di legge, si trovano oggi ad essere compresi in tre categorie: i “privilegiati”, che hanno mantenuto totalmente le proprie condizioni contrattuali; i “salvati” che hanno dovuto accettare talvolta importanti riduzioni delle condizioni contrattuali; ed infine i “sommersi” su cui sono ricadute per intero le colpe della cattiva gestione del sistema rifiuti provinciali.

Proprio la SRR sta ancora oggi imponendo questa situazione di inaccettabile stallo venendo meno alla assunzione del personale avente diritto ai sensi dell’articolo 19 della L.R. 9/2010, in contrasto con le disposizioni di legge, recentemente nuovamente ribadite anche dall’Assessorato, che afferma che l’unico vincolo all’assunzione del personale è costituito dalla capienza del Piano d’Ambito e della relativa dotazione organica.

A tal proposito si ritiene che la motivazione addotta da anni dai C.d.A. e dalla assemblea ovvero che manca la copertura finanziaria per le assunzioni è in assoluto contrasto con la normativa e con il buon senso, infatti la copertura finanziaria della dotazione organica è indiscutibilmente garantita dal Piano d’Ambito cui fa riferimento.

A meno che invece non si dica che il suddetto Piano d’Ambito è solo un atto formale e non sostanziale, finalizzato ad evitare il commissariamento ex art.14 della L.R. 9/2010 e magari aggirare le previsioni di cui all’art. 7 c.9 per cui “La mancata definizione del procedimento di approvazione (della dotazione organica) impedisce il ricorso, da parte della S.R.R., a qualsiasi assunzione ed, altresì, all’instaurazione di qualsiasi rapporto di consulenza, collaborazione o incarico esterni…”

Inoltre si biasimano le determinazioni dell’assemblea che rifiutandosi di garantire le necessarie coperture alla SRR, previste esplicitamente dall’art. 6 c.2 della legge 9, hanno impedito di fatto le funzioni di programmazione e soprattutto di controllo sui servizi comunali, quindi su se stessi, come previsto dall’articolo 8 della stessa legge 9/2010.

Con la presente la scrivente organizzazione vuole inoltre richiamare a beneficio sia della curatela fallimentare, che ha avviato la procedura di licenziamento collettivo, sia della medesima SRR, che non provvede all’assunzione del personale avente diritto, che già con ordinanza del 18/04/2019 del Tribunale di Palermo che ha definito il procedimento cautelare RG 5171/2016 con cui si annulla il licenziamento del personale della fallita ATO Palermo2 in cui si afferma tra l’altro che “i medesimi lavoratori non potevano e non possono essere licenziati dalla curatela fallimentare convenuta, ma devono rimanere sospesi – senza retribuzione ed senza accredito di contributi previdenziali – in attesa del transito alla S.R.R., che è un evento certo nell’ an ed incerto solo nel quando, e che costituisce trasferimento dell’attività aziendale della fallita.”

Tutto ciò premesso la scrivente organizzazione si propone tuttavia ancora una volta come interlocutore propositivo per individuare percorsi di soluzione.

Si accoglie intanto con favore l’idea ipotizzata in sede di riunione presso l’Assessorato a Palermo, di definire delle convenzioni con i comuni per costituire i cosiddetti uffici di ARO, con cui si garantirebbe sia di utilizzare al meglio alcune delle professionalità disponibili sia il controllo da parte dei comuni e della stessa SRR sugli appaltatori dei servizi, in un’ottica di trasparenza e correttezza nell’applicazione dei contratti.
In aggiunta a ciò, la scrivente intende avanzare una proposta, meglio articolata in allegato, che ipotizza il collocamento di un importante numero di lavoratori qualora si decidesse di affidare la gestione dei servizi alla società di scopo e si provvedesse ad avviare i Centri di Raccolta in ciascun comune dell’ambito.

Nello specifico si ricorda che scadranno giorno 30 ottobre i termini per la presentazione delle istanze relative al Programma Operativo FESR Sicilia 2014 – 2020 Asse Prioritario 6 – Obiettivo Specifico 6.1 – Azione 6.1.2 “Realizzare i migliori sistemi di raccolta differenziata e un’adeguata rete di centri di raccolta”; in tale ottica si dà per scontato che le amministrazioni locali avranno provveduto ad avviare le procedure per accedere a queste importanti risorse per ammodernare ed adeguare il sistema impiantistico provinciale e se ne trae spunto per ricordare che i CCR non solo sono indispensabili per una adeguata organizzazione del servizio di Raccolta Differenziata, ma sono previsti in ciascun comune dal Piano d’Ambito vigente e certamente si deve prevedere l’utilizzo del suddetto personale che vanta la adeguata professionalità, esperienza e formazione.

L’altro aspetto della nostra proposta auspica che venga affidato alla Società di scopo il servizio per i comuni che ancora non hanno definito specifiche procedure e che continuano ad insistere con affidamenti ex art. 191 del D.LGS 152/2006.

Invece di garantire un importante utile di impresa ad una ditta privata, si preferisca utilizzare le medesime risorse per salvaguardare e valorizzare i lavoratori che garantirebbero anche un pieno controllo del sistema di gestione dei rifiuti da parte di Enti pubblici, confermando peraltro in tal modo le modalità di gestione già intraprese da rilevanti enti quali ad esempio Enna, Troina, Regalbuto, Centuripe.

Infatti, scegliendo tale soluzione, la società di scopo dovrebbe adeguare la propria struttura societaria per gestire oltre all’impiantistica già prevista, anche i servizi di Igiene urbana per un bacino di oltre 50.000 abitanti.

Si proceda altresì senza indugio all’assunzione degli altri 6 dipendenti previsti per la SRR e si metta in condizione quest’ultima di espletare le funzioni previste dalla
legge, di controllo, pianificazione ed informazione per assicurare la massima trasparenza, evitando al contempo di sperperare risorse pubbliche con il ricorso ad affidamenti a consulenti esterni sia per la gestione amministrativa sia per gli aspetti tecnici; affidamenti peraltro probabilmente censurabili alla luce del già citato art. 7 c.9 della L. R. 9/2010.

Infine, nelle more di definire le procedure in discussione in sede di Assessorato per la individuazione di un bacino regionale dei lavoratori aventi diritto ai sensi dell’art 19 c.7 lett. a) b) e c), e stante la sopravvenuta urgenza determinata dall’avvio delle procedure di licenziamento collettivo avviate dalla curatela di EnnaEuno, si invita la Prefettura di Enna a farsi parte attiva nell’avvio con assoluta urgenza di un tavolo sindacale provinciale per determinare e sottoscrivere il bacino in cui far rientrare i lavoratori ancora in carico ad EnnaEuno ed aventi diritto, cui garantire la priorità ed il rispetto delle clausole sociali previste dalle normative nazionali e regionali”.

PROPOSTA ISTITUZIONE CENTRI COMUNALI RACCOLTA

Comuni sopra i 20.000 abitanti (Enna):
Apertura su due turni:
• Mattina: 1 addetto e 2 operai
• Pomeriggio: 1 addetto e 2 operaio
TOTALE: 2 ADDETTI E 4 OPERAI

Comuni fra 20.000 e 10.000 abitanti (Nicosia, Leonforte, Barrafranca):
Apertura su due turni:
• Mattina: 1 addetto e 2 operai
• Pomeriggio: 1 addetto e 1 operaio
TOTALE: 6 ADDETTI E 9 OPERAI

Comuni fra 6.000 e 10.000 abitanti (Troina; Agira; Valguarnera; Regalbuto; Pietraperzia)
Apertura su due turni:
• Mattina: 1 addetto e 1 operaio
• Pomeriggio: 1 addetto e 1 operaio
TOTALE: 10 ADDETTI E 10 OPERAI

Comuni fra 3.000 e 6.000 abitanti (Centuripe, Assoro, Villarosa, Aidone, Catenanuova, Calascibetta, Gagliano):
Apertura su due turni:
• Mattina: 1 addetto e 1 operaio
• Pomeriggio: 1 addetto
TOTALE: 14 ADDETTI E 7 OPERAI

Comuni con meno di 3.000 abitanti (Nissoria, Cerami, Sperlinga):
Apertura su un turno:
• Mattina: 1 addetto e 1 operaio (2 ore giornaliere)
TOTALE: 3 ADDETTI E 1 OPERAIO

TOTALE PER AMBITO EN1:
ADDETTI: 35
OPERAI: 31

Funzioni addetto Centro Comunale di Raccolta:
• apertura e chiusura del Centro nei giorni e negli orari prestabiliti
• verifiche relative al diritto dell’utente di accedere al centro
• verifiche dei rifiuti che l’utente o il soggetto gestore del servizio pubblico in-tende conferire;
• assistenza agli utenti per lo scarico dei rifiuti, in particolare qualora si tratti di rifiuti urbani pericolosi e/o RAEE al fine di evitare danneggiamenti che possano causare il rilascio di sostanze inquinanti o pericolose per l’ambiente, o compromettere le successive operazioni di recupero;
• Registrazione e contabilizzazione dei rifiuti gestiti nel Centro e compilazione documenti di accompagnamento rifiuti (FIR; bolle di trasporto dei rifiuti urbani; Bolle di attestazione conferimento rifiuti; ecc)
• Preposto per l’attuazione delle prescrizioni di legge in materia di prevenzione degli infortuni e di igiene del lavoro e per la sicurezza dei lavoratori ai sensi del D.Lgs. 81/2008
• regolare l’accesso di mezzi privati che conferiscono rifiuti ed automezzi adibiti al prelievo dei cassoni scarrabili, al fine di evitare situazioni di pericolo o di in-tralcio allo scarico dei materiali ed alla circolazione dei veicoli
Funzioni operaio Centro Comunale di Raccolta:
• sistemazione dei rifiuti conferiti dai privati o dal soggetto gestore del servizio negli appositi spazi o nei cassoni scarrabili distinti in base alle frazioni mer-ceologiche ed ai CER;
• pulizia dell’area di conferimento e deposito dei rifiuti e delle pertinenze del Centro
• manutenzione ordinaria delle recinzioni, degli impianti e delle attrezzature presenti nel Centro
• assistenza agli utenti per lo scarico dei rifiuti, in particolare qualora si tratti di rifiuti urbani pericolosi e/o RAEE al fine di evitare danneggiamenti che possano causare il rilascio di sostanze inquinanti o pericolose per l’ambiente, o compromettere le successive operazioni di recupero

IPOTESI PERSONALE NECESSARIO PER LA GESTIONE IN CASO DI AFFIDAMENTO ALLA SOCIETÀ DI SCOPO DEI SERVIZI NON APPALTATI
• Un funzionario responsabile Ufficio Amministrativo
o Ufficio Personale: un Capoufficio e due addetti
o Ufficio contabilità: un capoufficio e un addetto
o Ufficio protocollo e segreteria: 2 addetti
• Un funzionario responsabile Ufficio Servizi
o Ufficio gestione servizi: 3 addetti gestione cantieri
• Un funzionario responsabile Ufficio tecnico
o Ufficio mezzi e officina: un addetto
o Gestione amministrativa rifiuti (contabilità rifiuti, registri C/S e formulari): un addetto
o Ufficio acquisti e forniture: due addetti