Carabinieri. Arrestato 43enne a Barrafranca e due giovani a Pietraperzia

Così come disposto dal Comando Provinciale di Enna al fine di prevenire – specie nei fine settimana – incidenti a volte con gravi conseguenze per gli utenti della strada e contrastare delitti contro il patrimonio e reati in materia di sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Compagnia della città dei mosaici hanno svolto dei servizi straordinari di controllo del territorio di Piazza Armerina, Valguarnera, Aidone, Barrafranca e Pietraperzia.

Nello specifico sono stati disposti posti di blocco lungo le principali arterie stradali della zona e nel corso delle attività di controllo sono state controllate oltre cento persone, ottanta veicoli, ventisei esercizi pubblici, elevate quindici contravvenzioni al codice della strada, prestando particolare attenzione al divieto di utilizzo del cellulare durante la guida.

Inoltre a Barrafranca i militari della locale Stazione hanno arrestato, in esecuzione di un provvedimento di revoca di un decreto di sospensione di ordine di esecuzione per la carcerazione e ripristino dell’ordine medesimo, emesso dalla Procura delle Repubblica presso il Tribunale Ordinario – Ufficio esecuzioni penali di Enna, un 43enne del posto, pregiudicato in atto sottoposto alla misura di sicurezza della libertà controllata. I militari lo hanno scovato presso la propria abitazione ed arrestato poiché riconosciuto definitivamente colpevole del reato di evasione, avvenuta a Barrafranca nel 2012. L’uomo dovrà espiare una pena di 8 mesi di reclusione. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato condotto presso la Casa Circondariale Enna.

A Pietraperzia invece i Carabinieri della locale Stazione hanno rintracciato e catturato due giovani, in ottemperanza a due ordini di esecuzione per espiazione pena detentiva, emessi dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna.
Nello specifico, i due si sono resi responsabili, il primo nel 2017 ed il secondo nel 2018, del reato di resistenza a pubblico ufficiale. I due, al termine delle formalità di legge, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Enna, dovendo scontare una pena rispettivamente di 6 mesi e 7 mesi.