ARRIVA IN SICILIA IL NUOVO TRENO POP

PALERMO (ITALPRESS) – Il nuovo treno Pop arriva in Sicilia. È la prima regione nel Sud Italia dove i pendolari possono viaggiare sui convogli di ultima generazione di Trenitalia, gruppo FS Italiane. “Con il primo dei nuovi Pop, Trenitalia mantiene l’impegno con i pendolari siciliani”, sottolinea la Società.
I nuovi convogli saranno cinque entro fine anno, parte dei nuovi 43 treni previsti per il rinnovo della flotta dell’isola. Il nuovo Pop sarà in circolazione sulla linea Palermo – Termini Imerese dal 15 dicembre, con l’avvio del nuovo orario invernale 2019-2020 di Trenitalia.
Alla cerimonia di consegna hanno partecipato Nello Musumeci e Marco Falcone, Presidente e Assessore ai Trasporti della Regione Siciliana. Per Trenitalia, Orazio Iacono, Amministratore Delegato, e Sabrina De Filippis, Direttore Divisione Passeggeri Regionale. Presenti, inoltre, alla stazione centrale di Palermo, i rappresentanti della ditta costruttrice Alstom.
I treni rientrano nel Contratto di Servizio decennale, sottoscritto a maggio 2018 da Regione Siciliana e Trenitalia, che prevede investimenti per oltre 426 milioni, di cui circa 325 destinati all’acquisto di nuovi treni per potenziare la mobilità regionale e metropolitana nell’isola. Sarà così possibile un progressivo incremento dell’offerta e un ulteriore miglioramento delle performance di qualità.
“La consegna del Pop conferma la grande attenzione dedicata al Sud nel Piano industriale 2019-2023 del Gruppo FS Italiane – evidenzia la società -. Trenitalia ha previsto un investimento di oltre 1,3 miliardi di euro – in parte finanziati con fondi regionali – per il rinnovo della flotta nelle regioni del Meridione per l’acquisto di circa 200 treni regionali”.
“Saranno complessivamente 43 i nuovi convogli che arriveranno in Sicilia: 21 i Pop, 17 convogli ibridi e cinque nuovi treni elettrici – rende noto la Società -. Completano la flotta i Minuetto e i sei Jazz, che già circolano sulle linee dell’isola dal 2016. Un’operazione che ridurrà l’età media dei convogli dai 24,5 anni del 2017 a 7,6 del 2021”.
(ITALPRESS).