Nuovo atto aziendale Asp Enna ridimensiona reparti centrali: sindacati chiedono intervento sindaci

Revisione dell’atto aziendale dell’Asp di Enna e ridimensionamento di alcuni reparti centrali in termini di assistenza ai pazienti sui territori: i sindacati chiedono l’intervento di tutti i sindaci per avviare un confronto con l’Assessorato regionale alla Salute.

La nota è firmata da tutte le sigle sindacali dell’area medica della provincia, ad eccezione della sola Uil. Le stesse avevano già richiesto di essere convocate dalla Direzione generale dell’Asp di Enna, alla luce delle variazioni intervenute alla formulazione dell’atto aziendale di settembre. Incontro che è effettivamente avvenuto lo scorso 12 dicembre, con gli stessi sindacati che hanno chiesto alla direzione generale di avere chiariti i “criteri oggettivi che hanno prodotto la proiezione del nuovo atto aziendale”, considerato che lo stesso declassa alcuni servizi ospedalieri ad elevata intensità assistenziale e con fattori di produttività in crescita, in particolare la Pediatria, oltre alla Otorinolatringoiatria e la Dermatologia, mentre vede la proliferazione di Uoc “prive di strutture semplici o ancora all’interno di aree dipartimentali”.

Per “dovere verso la collettività, vista anche la difficile logistica ed a cautela dei servizi produttivi” i sindacati chiedono quindi che della questione sia investita la conferenza dei sindaci del territorio dell’Asp di Enna.

“Non si ha contezza – dicono nella lettera – dei criteri adottati per la celere declassificazione della Uoc di Pediatria e di Otorinolaringoiatria dell’ospedale e addirittura della Uoc di Dermatologia e Mst non citata nella nota dell’Assessorato in riferimento all’Umberto I di Enna che, anzi, era posticipata la verifica al 30 giugno 2020. Oggi invece si trova declassata una unità operativa complessa come la Pediatrica, che pure accoglie pazienti oltre che dalla provincia di Enna anche da altre provincie (Caltanissetta, Messina, Agrigento) perché rimane riferimento per i pazienti che afferiscono al reparto di Ostetricia e Utin”. Andando poi ai dati l’attività del reparto di Pediatria, nel 2019 ha già fatto registrare un tasso di occupazione del 84,20 %, un peso medio dello 0,78 (tra i più alti della Sicilia), 885 consulenze esterne, un numero di ricoveri in regime ordinario di ben 477. Inoltre lo stesso reparto ha visto l’istituzione di ambulatori quasi unici in Sicilia, tra cui quello per il trattamento e prevenzione dell’obesità infantile.

“Allo stesso modo risulta che sarà ridimensionata la Dermatologia e Mst – continuano i sindacati – che è l’unica struttura specialistica di riferimento dell’intera Sicilia centrale permettendo il ricovero per malattie bollose, reazioni allergiche gravi, ustioni fino al 10%, psoriasi, infezioni cutanee gravi, ulcere cutanee etc. L’Uoc di Dermatologi inoltre – continua la nota – è la risposta sul territorio per affrontare sia i melanomi che i tumori cutanei Nmsc attraverso una attenta diagnostica strumentale seguita da intensa attività di dermatochirurgia rivolta soprattutto verso le popolazione anziana riducendo al minimo il disagio di inutili spostamenti verso centri di chirurgia plastica. Non si comprende inoltre la mancata istituzione di Uos come la diabetologia, vista l’alta incidenza e domanda di cura e della Urologia endoscopica che all’ospedale Umberto I° di Enna ha elevati fattori di produttività e livelli qualitativa tali da generare migrazione attiva da Altri territorio”.

“Nella revisione dell’atto aziendale – concludono – diverse Uoc, in ambito territoriale e dipartimentale, sono strutture che sicuramente avranno una valenza strategica, ma si ritiene che alcune attività, specie quelle di degenza debbano essere garantite per la tutela della collettività ed evitare viaggi della speranza dei pazienti, specie ai bambini . Per questo si chiede, con la sollecitudine del caso, di volere intervenire, anche in un confronto costruttivo e propositivo con l’Assessorato Regionale della Salute, che dia quel minimo di garanzia che la collettività richiede e di cui ha diritto”.