Enna. 54° accoglienza dei bambini bosniaci

Dragan Gnatic

“Con la 54° accoglienza, sono ormai 27 anni che l’associazione Luciano Lama opera in Bosnia Erzegovina. In questi anni l’impegno per accogliere i bambini bosniaci è stato costante e faremo tutto quanto nelle nostre possibilità per continuare e rafforzarlo. Siamo partiti nel 1992, allo scoppio del conflitto nei Balcani, con gli aiuti umanitari; abbiamo coordinato al meglio gli aiuti offerti dalla Cgil-Sicilia”. Esordisce così il neo presidente della Luciano Lama, Mimmo Bellinvia “Abbiamo proseguito con l’accoglienza dei bambini, grazie all’intuizione di Pino Castellano. In questi anni abbiamo contribuito a diffondere la cultura della pace e della convivenza tra le etnie, soluzione primaria in una nazione multiculturale come la Bosnia. Siamo partiti dalla Sicilia e negli anni abbiamo coinvolto altre regioni italiane: abbiamo iniziato con il Molise e proseguito con la Campania e la Sardegna e poi via via altre regioni. Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro dei nostri dirigenti e volontari di tutte le regioni che hanno accolto il nostro progetto umanitario e a cui va il nostro ringraziamento sia per il loro contributo sociale sia per il sostegno alla crescita. Questa di oggi è la prima accoglienza in cui opero da Presidente della Luciano Lama e ne sento tutta la responsabilità. Il rapporto di amicizia con la Bosnia Erzegovina e la nostra associazione è proiettato a durare nel tempo, tant’è che oltre alla accoglienza dei bambini/e provenienti dagli orfanotrofi o da famiglie disagiate, stiamo programmando degli scambi interculturali tra i nostri ragazzi e i ragazzi bosniaci, coinvolgendo le nostre scuole e quelle bosniache in gemellaggi. Pensiamo, in particolare, alle seconde e terze classi della scuola media, con il contributo del nostro partner storico, cioè il Sindacato bosniaco della Repubblica Srpska, con cui contiamo di rafforzare ancora di più il legame promuovendo un incontro di collaborazione tra il Sindacato bosniaco e la Cgil Siciliana a fine gennaio al ritorno in Bosnia dei bambini. Riuscire a dare il nostro contributo per creare una coscienza di appartenenza europea tra le nuove generazioni è uno degli obiettivi che ci siamo prefissi. In questi anni di attività, le migliaia di bambini, oggi adulti, ospitati dalle nostre famiglie sono l’esempio concreto che dalle differenze nasce sempre un arricchimento umano e culturale che bene fa alla società. Prendendo atto che con la riforma del terzo settore, piccolo è bello ma è difficile resistere, siamo obbligati a pensare leggermente più in grande. Per questo da qualche anno abbiamo iniziato un nuovo percorso di solidarietà verso un popolo di cui si parla pochissimo: mi riferisco agli abitanti del Sahara occidentale, il popolo Saharawi che ha scelto di accettare la risoluzione ONU, deporre le armi ed affrontare una battaglia legale internazionale. Nei campi profughi del popolo Saharawi in Algeria, qualche settimana fa abbiamo chiuso un progetto sui diritti umani e la parità di genere che ha visto una partecipazione molto significativa soprattutto di donne. Stiamo lavorando, con il contributo fondamentale della “Piattaforma della Chiesa Valdese”, al progetto “un orto nel deserto” che punta a dare la possibilità a chi vive nei campi profughi di iniziare ad avere una cultura del lavoro e produrre verdure e ortaggi freschi. Con maggiore impegno la Luciano Lama continuerà, nel solco tracciato dal fondatore Pino Castellano, che continua a dare il proprio importante contributo nella missione di solidarietà e aiuto verso le popolazioni meno fortunate.

“E’ davvero emozionante per me partecipare alla 54A accoglienza dei bambini bosniaci. Non credo davvero ai miei occhi assistere a tanta gioia che le famiglie Italiane ed in particolare quelle siciliane accolgono con tanto calore ed amore i nostri bambini, che continuano ad essere le vere vittime di tante ingiustizie umane che ancora esistono nel mio Paese già tanto provato da un terribile conflitto bellico”. Dragan Gnatic è commosso e felice di essere in Sicilia, presente all’accoglienza “Sono tanto felice – prosegue Dragan – anche perché mi si offre l’occasione di potere vivere direttamente una delle grandi esperienze che da oltre 27 anni vengono organizzate dalla “Luciano Lama” a favore delle nostre popolazioni. La lunga collaborazione tra la “Luciano Lama” ed il Sindacato Nazionale della Cultura della Repubblica ha prodotto dei risultati incredibilmente positivi. Soprattutto le accoglienze dei nostri bambini nelle vostre famiglie lasciano un segno indelebile sia sul piano formativo che culturale. Il Sindacato della Cultura e di tutti i lavoratori della Repubblica esprimono un vivo ringraziamento a tutte le famiglie che ci aiutano a crescere i ragazzi; un ringraziamento va rivolto anche a tutti i lavoratori italiani e a quelli siciliani in particolare, alla “Luciano Lama” va tutto il nostro riconoscimento ed un ringraziamento di cuore per tutto quello che in questi lunghi anni di sacrifici hanno dedicato al nostro popolo ed al nostro Paese”.