L’orto delle idee, una eccellenza nicosiana

A Nicosia, forse non tutti lo sanno, esiste un luogo “magico”. Ma non si tratta di quelle magie con conigli che escono dal cappello, persone segate in due, psicocinesi o altre cose di tale genere. La “magia” è la realtà che l’impegno volontario e disinteressato di una gruppo di persone riunite nella Cooperativa sociale Nikos Onlus è riuscita e riesce a tutt’oggi a creare.

Quanti nicosiani, almeno una volta nella vita, saranno passati presso il locale dove una volta sorgeva il macello? Forse è esagerato dire “almeno una volta nella vita” in quanto quell’edificio è posto quasi al centro, a neanche duecento metri dalla piazza principale. Andate ed entrate. Lì la magia-realtà si concretizza nel Centro multifunzionale diurno per disabili “Orto delle Idee”. Noi siamo entrati spinti dalla Presidente Fina Rizzo che, con molta gentilezza e con l’orgoglio che le si vedeva negli occhi, ci ha mostrato come quest’Orto delle Idee stia dando dei magnifici frutti per la collettività Nicosiana. Un luogo di morte quale era il macello resuscitato in ogni sua parte e reso vivo come l’Araba Fenice che rinasce dalle ceneri. Un luogo in cui la diversità diventa ricchezza e recupero, dove nessuno sta indietro nella maratona della vita, ma viene accompagnato e preso per mano, ritrovando nel dare e nell’avere quell’essenza di essere umano che anche e soprattutto in questo periodo dovrebbe essere nostra missione ritrovare. Un esempio di quanto detto può ritrovarsi in una sfilata di moda a cui hanno partecipato i vari ospiti della Struttura, gesto piccolo, ma che, come la goccia, scava le montagne e si trasforma nel fiume di accoglienza e integrazione che sono componenti essenziali del DNA di questa Cooperativa. Senza retoricismi, potremmo dire che l’ “Orto delle Idee” rende umani, perché nella semplicità dei piccoli gesti si mostra la grandezza dei nostri animi. Un luogo dove il tempo frenetico si ferma e dove il tesoro, quello vero, non sta nello stipendio a fine mese, ma nel sorriso degli ospiti e dei volontari e di quanti animano questo luogo.

Natale, che rappresenta forse il momento per ritrovare noi stessi, ha avuto quest’anno a Nicosia la marcia in più di questo luogo, aprendosi ai bambini e a chi dovrebbe tornare bambino almeno una volta nella propria vita per potersi definire veramente adulto. Non si può non restare a bocca aperta nell’ammirare le atmosfere magiche riprodotte in quelle stanze: stare lì per ore a guardare il Laboratorio di Babbo Natale dove gli Elfi lavorano incessantemente per creare i regali. E poi rimanere incantati dinnanzi ad uno spettacolo di marionette o a un collegamento Telefonico con Babbo Natale direttamente dal Polo Nord! Attimi che rasserenano la mente per farla sognare. E tra un misto di sogno, semplicità e, perchè no, nostalgia, bisogna dedicare almeno un minuto per ringraziare i tanti volontari che sono riusciti a fare questo bellissimo regalo alla comunità nicosiana.

Alain Calò