Valguarnera: 4 consiglieri di maggioranza si dissociano dall’azzeramento della Giunta e fondano un nuovo movimento

Valguarnera. Continua il terremoto in seno alla compagine amministrativa. Dopo l’azzeramento della Giunta comunale operata dalla sindaca Draià, quattro consiglieri comunali si dissociano dalla nuova linea politica e fondano un nuovo movimento. “Movimento per Valguarnera”. Ad esso, ad oggi, hanno aderito il presidente del consiglio Enrico Scozzarella, da sempre fervido sostenitore e difensore delle iniziative del sindaco, Sara Pecora che ultimamente ha svolto il duplice ruolo di consigliere –assessore e due giorni fa esautorata da quest’ultimo, il medico Stefano Bentivegna e Filippo Roccazzella. Capogruppo è stato indicato Ropccazzella. “Abbiamo ritenuto- affermano i quattro consiglieri, in uno scarno comunicato in cui non danno alcuna spiegazione di una rottura così forte- che dopo 5 anni di condivisioni di atti amministrativi, oggi nasce la necessità di dare vita ad un nuovo gruppo, si invitano altri consiglieri ad aderire a tale idea”. Questo è quanto. C’è da registrare inoltre a livello squisitamente politico, che sia Enrico Scozzarella che Sara Pecora, erano stati coloro, assieme a quasi tutto il resto della compagine, che mesi orsono avevano fatto il travaso dal PD all’UdC, mentre Filippo Roccazzella era stato l’unico a tenersi fuori dalla partita, mantenendo la posizione di indipendente. Cosa succederà da oggi sino alla data delle elezioni di primavera non è dato sapere. Intanto si aspetta che la sindaca nomini gli altri due assessori, dopo quelle di ieri di Carmelo Auzzino e Giovanni Giarrizzo. Mentre per quanto riguarda la posizione che assumeranno i quattro dissenzienti in consiglio comunale a fare chiarezza è Stefano Bentivegna che telefonicamente ci ha rilasciato una breve dichiarazione: “Vogliamo sgombrare il campo da ogni equivoco-dice- il nostro gruppo consiliare non ha alcuna intenzione di fare azioni di boicottaggio ed appoggerà lealmente l’azione amministrativa del sindaco sino a fine legislatura”. E dopo? “Dopo si vedrà- ha risposto- nessuno ha la sfera di cristallo”. Ma cosa è successo realmente? Cosa ha portato ad una rottura così profonda? Bentivegna di questo argomento non intende parlarne, ma in paese come è d’uso girano parecchie voci secondo le quali le più accreditate dicono che ci sarebbe stato uno scontro politico sulla composizione della nuova lista e della nuova compagine di governo in vista delle prossime elezioni, lista che non avrebbe compreso- sempre secondo radio fante- una parte cospicua dei consiglieri uscenti e dei componenti di Giunta. Voce accreditata anche dalle dichiarazioni della sindaca di qualche giorno fa quando dichiara: “che è giunto il momento di dare una svolta ed aprire a diverse e stimolanti prospettive, al fine di dare impulso e nuova linfa al percorso di cambiamento. Un percorso costruttivo con altre compagini, gruppi di uomini e donne libere che possano spendersi per il territorio con nuove idee, progetti ed energie positive”. La prova dei fatti comunque, avverrà il prossimo 15 gennaio allorquando si vedrà la posizione che assumeranno in Aula i quattro consiglieri del nuovo gruppo.

Rino Caltagirone


Comunicato stampa a cura di Alfonso Gambacurta Giuseppe Draià
“AZZERAMENTO GIUNTA DRAIÀ: l’autocertificazione di un fallimento
Assistiamo in queste ore al maldestro tentativo della fallimentare amministrazione comunale di Francesca Draià di darsi un volto nuovo e cercare consensi in vista delle prossime elezioni di maggio. L’operazione politica compiuta in questi giorni vuole dare ossigeno a chi ormai è politicamente defunto.
L’azzeramento della sua giunta a quattro mesi dalle elezioni e la creazione di una nuova impotente amministrazione, ha il solo senso di rappresentare e rendere palese il legame tra l’Udc e Diventerà Bellissima, accomunati dal trasformismo più sfrenato e della prassi del girare partiti in cerca di poltrone, candidature o prebende.
Questo tipo di politica ha portato in cinque anni di malgoverno a sfornare debiti con i soldi dei cittadini per milioni di Euro, a gestire il pubblico come fosse cosa propria con arroganza e supponenza, con la conseguente stasi dell’Ente comune.
Europa Verde di Valguarnera sta lavorando ad un’alternativa vera a questo sistema, per costruire un futuro politico per il nostro paese che sia possibile e positivo e veda il ritorno della trasparenza, alla gestione pubblica comunale dell’acqua e dei rifiuti, l’indipendenza energetica del comune con fonti rinnovabili e alla piantumazione di un albero per ogni cittadino residente”.