Agira: 785 mila euro per recuperare l’Aron

Agira. L’assessorato regionale alle infrastrutture Marco Falcone ha stanziato 785mila euro per restaurare l’Aron in pietra, unico in Sicilia, conservato nella chiesa del SS Salvatore di Agira. L’Aron, l’armadio in cui viene conservata la Torah, generalmente è in legno mentre quello di Agira è in pietra. Pietra aragonese risalente al 1454 in stile gotico-catalano riportante lo stemma di Aragona. Nel 2017 l’Aron di Agira venne inserito nel percorso degli itinerari turistici dell’Ucei, ente senza scopo di lucro che rappresenta le 21 comunità ebraiche in Italia. L’Aron agirino fu scoperto nel 1910 da monsignor Pietro Sinopoli Di Giunta, che individuò nella chiesa di Santa Croce l’ex sinagoga, fruita dagli ebrei di Agira, la cui presenza fu dimostrata nel 1890 dai fratelli Lagumina e fino ad allora negata. A comprendere l’enorme portata, di valore storico, spirituale e artistico, dell’Aron agirino, scambiato per un portale fino ad allora, fu lo storico Filippo Maria Provitina nel 1980 e fu sempre Provitina, che nel 1995 portò ad Agira il semitista Benedetto Rocco di Marineo, traduttore della scritta dedicatoria in ebraico. La sindaca di Agira ha definito una risorsa per l’intero territorio questo bene e certo su queste ricchezze bisogna puntare più che sul sudore presunto del ligneo San Filippo.

Gabriella Grasso