Perplessità sull’istituto comprensivo statale Dante di Leonforte

Leonforte. Questi sono i giorni delle liste di proscrizione nelle scuole pubbliche. l’Istituto comprensivo di via Trionfale a Roma, ha diviso gli allievi per ceto, scatenando la polemica e l’intervento del Miur. E’il prodotto di un sistema neoliberale che ha sfregiato l’istruzione. Lo scandalo ha disvelato il tabu’ della ghettizzazione, noto ma indicibile. Il caso è nato con la presentazione dell’offerta formativa; anche a Leonforte la presentazione dell’offerta formativa ha suscitato qualche perplessità. Nei giorni precedenti le vacanze natalizie, i genitori di entrambi i plessi scolastici vennero convocati, tramite circolare, per conoscere i programmi dell’anno successivo; ma giunti al plesso Dante non trovarono né la dirigente scolastica né gli insegnati e dopo un infruttuoso attendere andarono via, mortificati e notevolmente dispiaciuti. “Sarebbe stata una buona occasione per discutere anche della palestra del plesso Dante e dell’auditorium del plesso Verga agibili, ma interdetti” dicono i genitori; sconcertati altresì dal mancato affiancamento della segreteria scolastica per l’obbligata iscrizione on line dei propri figli. Quest’anno la segreteria scolastica infatti non è a disposizione di chi ha poca dimistichezza con internet. Sarà compito degli uffici comunali preposti assolvere a quest’incombenza. L’interdizione dell’auditorium pare che abbia compromesso alcune attività parascolastiche fra cui la visita del vescovo; accoglierlo in corridoio sarebbe stato inopportuno e sperare di averlo in aula impensabile. Sull’agibilità, ma anche sulle pertinenze esterne del plesso Verga si discute pure su Facebook infatti qualche giorno addietro un genitore ha domandato perché il cancello afferente alla via di accesso della scuola è sempre aperto. La discussione su queste competenze sarà stata certo assai discussa, ma qualunque sia la risultante scaturente dagli atti amministrativi fra scuola e comune intercorsi, domandiamo: la mancata chiusura nelle ore notturne del cancello, appetibile spazio per visitatori notturni mossi da varie intenzioni, non è forse motivo di pericolo? Questi interrogativi rischiano di inficiare l’offerta formativa e rimanendo ancora oggi inevasi finiscono con l’alimentare malumori e scontentezza.

Gabriella Grasso