Piazza Armerina. I due compari: “Santa Veggenza e Santa Ignoranza”

Piazza Armerina. I due compari: “Santa Veggenza e Santa Ignoranza”
Il titolo richiama all’ottimo lavoro che, i due compari dell’amministrazione di Piazza Armerina stanno esperendo. Il primo, affidandosi a Santa Veggenza, nel lontano 24 Febbraio 2019, durante un Congresso del Movimento di Diventerà Bellissima, annunciò al Presidente della Regione che da lì a poco avrebbe dichiarato il dissesto del comune di Piazza Armerina, gli era stato comunicato che le casse del comune erano a più 17.000.000, scoprendo invece che così non fosse (sue dichiarazioni) prese immediati provvedimenti con l’estromissione del Ragioniere Capo (della precedente amministrazione). Affida l’incarico all’attuale Ragioniere Capo, il quale, fra relazioni, interazioni, supervisioni, sedute spiritiche e tavole rotonde in lingua inglese, prospetta a Santa Veggenza, una situazione economica finanziaria disastrosa… necessario il “dissesto”. Un vero sensitivo il primo, a distanza di quasi un anno è pronta una delibera che, propone al consiglio comunale di votare il bilancio 2018, il ritiro del piano di equilibrio ( approvato il 2 Settembre 2019) e la procedura di dissesto per l’anno 2019/2020.
Tutti impegnati, in un primo momento a far credere che si stesse lavorando per scongiurare il dissesto, oggi per dimostrare che, votare il dissesto è cosa buona e giusta, anzi converrebbe pure.
Nel frattempo però, tutti i settori soffrono… dall’ufficio tributi, scappano i dipendenti, vengono inviate bollette che risultano già essere state pagate (considerando il fatto che viene pagato profumatamente un servizio spedizione è manifesto un danno economico alle casse comunali), nessuno risponde al telefono ed i cittadini lo prendono d’assalto; dall’ufficio turismo, il responsabile si dimette, pur sottolineando in ogni delibera la grave crisi delle casse comunali da parte del servizio finanziario, si procede con l’organizzazione di eventi, a volte anche dal fallimento ridondante, mettendo tutto a carico della tassa di soggiorno ed un bilancio che non esiste; dall’ufficio tecnico, si sentono grida di aiuto, opere pubbliche finanziate ed appaltate, non possono essere avviate per mancanza di fondi all’interno del capitolo collegato, ma anche a quello scollegato; dal personale grande fermento, si assiste ad aumenti delle indennità per alcuni dirigenti, ovviamente in via sperimentale per i servizi resi alla città, ma in via sperimentale, non si trovano i soldi per il personale, niente aumento di ore, niente di niente perché loro non rendono servizi alla città e dal mese di gennaio 2020 in pericolo gli stipendi… già, il ragioniere capo, ha avuto la brillante idea, affidandosi a Santa Ignoranza sempre quella degli altri, di affidare la continuità del servizio di Tesoreria con una determina anziché deliberarla, risposta, “la determina è nulla”, niente servizio di tesoreria, conseguenza, niente pagamenti… ancor peggio se passerà in Consiglio comunale la procedura del dissesto, niente di niente per almeno sei mesi… questi sono i tempi burocratici. Insomma i due compari, trasferiranno tutte le responsabilità del destino della città sul voto dei consiglieri comunali, un destino studiato a tavolino e senza ritorno. Questa è la risultante di una gestione fallimentare, del tutto fallimentare, nessun settore gode di ottima salute, ma nessuna decisione su eventuale sostituzione del funzionario responsabile di cotale danno… ci si chiede peraltro “come mai?”… Tutto ciò, risulta alquanto inverosimile oltre che incomprensibile se consideriamo le firme apposte sui seguenti documenti: delibera di riequilibrio (oggi se ne richiede il ritiro), bilancio 2018 (non si poteva approvare fino a qualche settimana fa, oggi si propone un bilancio “informale” affinché possa essere approvato), dissesto 2019/2020 e determina n. 80001 del 22/01/2020 di “parifica del conto del Tesoriere” con SALDO IN CASSA + € 95.850,61, al 31/12/2019, (si sta andando ad approvare il dissesto del comune di Piazza Armerina per gli anni 2019-2020), tutte a firma del Responsabile del settore Economico Finanziario, il quale firma tutto ed il contrario di tutto… Ciò che lascia di stucco è il barbatrucco del sindaco che, asseconda rendendosi complice di un atto criminale (in senso politico) come questo… perché tale è… Inoltre, è veramente possibile che un esperto di alto rango, possa avere consigliato come unica soluzione risolutiva e con questi dati contabili, di votare il dissesto? Ma è veramente possibile che i consiglieri di maggioranza credano che le opere pubbliche con cofinanziamento possano essere avviate, quando anche in delibera è stato scritto chiaramente che saranno assicurate solo le opere che sono state o saranno finanziate per intero? Ed è possibile che credano che non ci saranno ripercussioni sugli stipendi dei dipendenti quando così non è?
Insomma, ormai tutta la città considera il primo cittadino complice di tale situazione, se così non fosse avrebbe potuto dimostrarlo sostituendo il funzionario del settore finanziario quando a gran voce gli era stato richiesto dall’opposizione……..
“Ubi maior minor cessat”………..

Anna Zagara