Cassazione decide: rimarrà in carcere Filippo Marraro sparò e uccise l’ex moglie Loredana Calì a Catenanuova

Filippo Marraro 54 anni, l’uomo che il I° aprile dello scorso anni sparò e uccise l’ex moglie Loredana Calì, 40 anni, a Catenanuova, rimarrà in carcere. Lo ha deciso la Cassazione, dopo che la difesa di Marraro ne aveva chiesto la scarcerazione sostenendo che l’uomo, che subito dopo l’omicidio aveva chiamato i carabinieri per consegnarsi, non sarebbe stato arrestato in flagranza. I giudici, non solo hanno convalidato l’ordinanza di arresto in carcere di Marraro emessa lo scorso 4 aprile dal gip del tribunale di Enna per omicidio in flagranza e dichiarato «inammissibile» il ricorso, ma hanno condannato l’omicida a pagare tremila euro alla Cassa delle ammende per la pretestuosità dei motivi difensivi. Per Marraro, che a Catananuova aveva un autolavaggio, accusato di sequestro di persona, omicidio e detenzione di arma clandestina, è in corso, davanti al gup di Enna, il processo con rito abbreviato condizionato all’audizione di un neurologo e di una perizia psichiatrica. Tante le parti civili, l’associazione Contro tutte le violenze, Co.Tu.Le.Vi. assistita dall’avvocato Eleanna Parasiliti Molica, Donne Insieme, Sandra Crescimanno, con l’avvocato Carmela Mazza, mentre la famiglia di Loredana è assistita da Egidio La Malfa ed i figli minori da Luigi Spinello. L’uomo, che da Loredana aveva avuto due figli, aveva fatto salire, minacciandola con una pistola, l’ex moglie dalla quale era separato da mesi, nella sua auto. L’aveva portata in campagna e lì gli aveva sparato. Poi era andato a scuola dal figlio a comunicare che aveva ucciso la madre, aveva chiamato la figlia, che era in gita scolastica e, mentre telefonava ai carabinieri, era andato a casa. Una storia di abusi e prepotenze quella di Loredana che si era sposata per amore ma si era trovata accanto un uomo che non avrebbe mai accettato la sua decisione di separarsi e di potere anche rifarsi una vita. Marraro accusava Loredana di essere una poco di buono ed ha preferito lavare l’onore, lo avrebbe detto durante l’interrogatorio, dei figli uccidendo la donna. Quanta strada c’è ancora da fare in un Italia in cui la donna è ancora ritenuta una proprietà privata dell’uomo.

Pierelisa Rizzo


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