Coronavirus: la provincia di Enna seconda in percentuale in Sicilia. I sindaci soffrono di una carenza di informazione

La prima provincia siciliana per numero di contagi è Catania con un coefficiente dello 0,013%, segue Enna con un coefficiente dello 0,012% e poi Siracusa con un coefficiente dello 0,009%. Ultima provincia per numero di contagi è Palermo con un coefficiente dello 0,00000039%.
Oggi 20 marzo 2020 il numero dei contagiati a Catania è 156, a Enna 22, Siracusa 39. Caltanissetta con 17, Agrigento con 29, Trapani 27, Messina 35, Ragusa 5, Palermo 48.

Anche i sindaci soffrono di una carenza di informazione. Tagliati fuori dai circuiti dei dati, sono impossibilitati anche a sostenere o, dove il caso, controllare, le famiglie che si trovano in quarantena. La gente comincia a nascondersi, come se essere affetti da coronavirus sia una colpa. A Singapore e in Corea il virus è stato battuto uccidendo la privacy. Senza aprire una caccia alle streghe, già purtroppo in atto, è necessario conoscere e capire per difendersi. Così i sindaci hanno ripetutamente manifestato il loro disappunto per la gestione della comunicazione affidando ai social la denuncia di nuovi casi di Covid 19 nei loro paesi.
È di qualche settimana fa una direttiva del capo della protezione civile nazionale Borrelli, che di fatto invitava, le Asp, nelle more di un confronto con l’Anci, le Regioni e le Provincie, a sospendere l’invio dei dati alle amministrazioni comunali. E, invece di ieri una nuova nota di Angelo Borrelli indirizzata ai presidenti delle regioni che “nel precisare che l’inoltro dei dati personali ai comuni è necessario per garantire la doverosa assistenza alla popolazione, si ribadisce quanto alla modalità di trasmissione della comunicazione, la possibilità per le Regioni e province di provvedere direttamente all’inoltro dei dati ovvero indirettamente per il tramite della prefettura territorialmente competente”.
Dunque i comuni debbono essere informati (aggiungiamo anche le fonti di informazione), anche se ancora non si capisce da chi. Borrelli parla di doverosa assistenza alla popolazione, intendendo proprio quella popolazione colpita dal virus, in quarantena, a casa.

Pierelisa Rizzo