Filcams Cgil denuncia difficoltà all’ospedale di Enna, ignorati 100 operatori ritenuti idonei in un concorso di qualche anno fa

Dopo la protesta del personale tutto del pronto soccorso per la mancanza di tutti i dispositivi per proteggere il personale, la Filcams Cgil denuncia la situazione insostenibile che si vive all’Umberto I e che dovrebbe essere invece protetto. “Si registrano situazioni insostenibili e inaccettabili che vedono coinvolti lavoratrici e lavoratori in appalto nel settore delle pulizie”. Una condizione di serio pericolo che mette a repentaglio la loro salute e quelle delle persone che entrano in contatto. E’ stato chiesto ai lavoratori tutti di spostare i pazienti ricoverati. Una richiesta assurda non solo perché non rientra tra le loro mansioni, perché hanno obbligo di non avere contatto con i pazienti tanto meno possano movimentarli, inoltre i lavoratori non sono dotati di idonei dispositivi e impossibilitati a mantenere la distanza di sicurezza. All’Ospedale di Enna non vengono conferiti negli appositi spazi i rifiuti speciali e gli stessi addetti alle pulizie sono costretti a maneggiarli. La Filcams chiede l’intervento immediato delle istituzioni per porre urgentemente fine a queste gravi situazioni.
C’è da ricordare che l’Azienda Sanitaria ennese ha un elenco di più di 100 persone che sono state ritenute idonee in un precedente concorso indetto qualche anno fa, si tratta di Operatori specializzati di categoria A che da anni vengono sistematicamente ignorati. Si ha l’impressione che la Governance dell’Azienda ennese non abbia una visione generale di quanto sta accadendo in provincia ed il loro intervento è parziale ed insufficiente. Lo dimostrano le proteste del personale del pronto soccorso, dei quattro sindaci di Agira, Assoro, Leonforte e Nissoria, della necessità di migliorare e potenziare gli ospedali di Leonforte, Nicosia e Piazza Armerina.

Flavio Guzzone