Mini “zona rossa” anche Valguarnera, chiusura alle 18 per i generi alimentari il resto alle 13

Valguarnera. Mini “zona rossa” anche Valguarnera, nonostante i casi di positività al Covid- 19 siano ancora e fortunatamente fermi allo zero, mentre le persone sottoposte alla quarantena sono in tutto 93 di cui 83 rientrate da altre zone. La sindaca Francesca Draià, attraverso ordinanza n. 23 a far data da ieri, sulla scorta da quanto disposto anche da altri sindaci della provincia, vieta a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in Comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative di assoluta urgenza o per motivi di salute. Restano salvi gli spostamenti di persone fisiche per documentate urgenti esigenze di servizio di lavoratori che svolgono funzioni infungibili o per motivi di salute. L’ordinanza- ha voluto specificare la sindaca- sarà fatta ottemperare dalle forze di polizia poste agli ingressi del paese che dovranno provvedere a verificare la veridicità, rispetto agli indicati motivi lavorativi di urgenza o i motivi di salute. La mancata osservanza sarà sanzionata dall’art. 650 del codice penale. Tra gli altri provvedimenti anche la chiusura delle attività alimentari dal lunedì al venerdì alle 18, mentre sabato alle 19,30, permanendo la chiusura della giornata di domenica. La chiusura delle attività non alimentari invece è stata fissata alle 13, restando autorizzata la consegna nel pomeriggio non oltre le 18. Le farmacie manterranno gli orari di lavoro normali. La domenica è consentita l’apertura delle farmacie di turno e le edicole, ogni altra attività, compreso i tabacchi, è sospesa. Con l’ordinanza n. 24 invece, ha altresì ordinato la chiusura al Pubblico del cimitero, garantendo comunque il servizio di ricevimento delle salme e la tumulazione delle stesse, ammettendo all’estremo saluto un numero massimo di 4 persone. Con delibera di Giunta sempre di ieri, invece è stato deciso di organizzare il servizio di assistenza a favore di quanti costretti a casa, perché anziani o cittadini in quarantena privi di sostegno, inerente l’acquisto di beni di prima necessità, presso farmacie, supermercati, esercizi commerciali. Inoltre per contrastare situazioni di concrete difficoltà economiche e sociali è stato deciso che saranno attivati dei “buoni spesa” per le famiglie in difficoltà e sarà allestito davanti i supermercati un “carrello sociale”, dove chiunque potrà contribuire a dare supporto alle famigli più deboli con generi alimentari acquistati nelle stesse strutture. Ad effettuare il servizio, con il coordinamento del Comune, si sono resi disponibili le associazioni di volontariato Pantere Verdi, Sicilia Emergenza, Avis e Golem. Le Pantere Verdi inoltre, forniranno supporto per la comunicazione alla cittadinanza e alla Polizia Municipale nonché a quelle relative del “carrello sociale”, con la consegna della spesa alle famiglie indicate dal servizio sociale del Comune”. Fin qui le attività promosse dall’amministrazione comunale.
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Le opposizioni, assieme alla lista arcobaleno, esprimono invece- attraverso una nota- perplessità e preoccupazione su alcuni provvedimenti emessi dalla sindaca, con particolare riguardo ai nuovi orari di accesso alle attività alimentari, che possono provocare l’effetto opposto.” Il pericolo di generare ulteriori assembramenti in prossimità dei punti vendita- affermano- appare alquanto probabile con l’aggravante che da oggi non risulta più disponibile il servizio di vendita di prodotti ortofrutticoli che veniva garantito da più commercianti. Ma quel che è molto peggio tra l’altro e che in pochi stamattina conoscevano i termini dell’ordinanza, in particolare i tanti anziani in fila. Comprendiamo le dimensioni della crisi, esprimiamo solidarietà e vicinanza al personale della filiera agroalimentare ma nel momento in cui si chiedono sforzi a tanti lavoratori, le istituzioni di rappresentanza politica dovrebbero essere convocate in seduta permanente, al fine di assicurare decisioni condivise nell’interesse di chi oggi amministra la nostra comunità”. Segue l’invito ad apportare delle modifiche:
“Auspichiamo che per le ragioni rappresentate- continua la nota- il Sindaco possa rivedere l’ordinanza emanata garantendo il ripristino dei consueti orari in modo da poter garantire la sicurezza dei cittadini e dei vari operatori all’interno dei punti vendita. Si chiede inoltre di verificare se non sia eventualmente il caso sulla base di quanto avviene in questi giorni presso gli uffici postali per il pagamento delle pensioni, l’accesso presso tutti i punti vendita in giornate prestabilite tramite ordine alfabetico; potrebbe questa ipotesi rappresentare un modo per limitare le presenze in giro, migliorare i controlli da parte delle forze dell’ordine, facilitare in maniera agevole quanto sicura l’acquisto da parte dei nostri cittadini”.

Rino Caltagirone