Coronavirus. Confcommercio di Nicosia che si sbraccia e aiuta chi in questo particolare momento è vittima

Questo tempo di crisi, non smetteremo mai di ripeterlo, ha anche un suo lato positivo, ovvero quello di smascherare in maniera inequivocabile l’inettitudine di qualcuno (e sappiamo bene di chi). Ma, fortunatamente, scopre anche la nobiltà d’animo e il coraggio di altri. È il caso della Confcommercio di Nicosia che si sbraccia e aiuta chi in questo particolare momento è vittima. I commercianti stanno soffrendo, urlando e piangendo di dolore. E queste urla che provengono da tutta Italia rappresentano il fallimento di una classe politica. Queste urla rappresentano il dolore di avere la saracinesca abbassata e non poter portare il pane ai propri figli mentre i sordi e grigi si ingozzano non ascoltando il popolo affamato. Ma fortunatamente esistono uomini con dignità, uomini realmente onorevoli che aiutano il territorio perché è giusto così e non vedono questa terra solo per drenarla di voti. Viva la Confcommercio di Nicosia che ha deciso di fare la cosa più bella: se l’alto non ascolta, stiamo uniti. Perché insieme, in questo momento di crisi in cui siamo letteralmente abbandonati da tutti, non possiamo abbandonarci tra noi stessi. Ed ecco qui che nasce un’iniziativa, mista tra pietas e buonsenso, nobiltà d’animo e alto senso civico. Ma soprattutto un’iniziativa umana e che guarda prima di tutto all’Uomo e non all’economia. Un’iniziativa che va incontro a tutti quei commercianti che con le loro famiglie piangono il fatto di non poter mettere niente da mangiare sulla tavola. L’invito è chiaro: non vergognarsi a chiedere. Già: siamo una piccola comunità in cui ci conosciamo tutti e “per l’occhio della gente” chiedere sembra un’onta vergognosa e indefinibile perché smaschererebbe il bisogno e il fatto di non potercela fare da solo. Ma in questo momento, l’occhio che guarda è un occhio ancora più sofferente. Siamo tutti, come ha detto Papa Francesco, sulla stessa barca. Non dobbiamo vergognarci di stare uniti, di essere un popolo, quello Nicosiano, che supererà anche a testa alta questa crisi che ci vede soli in un mare in tempesta. Perché sarà più dolce superare questa crisi insieme senza dover dire grazie a nessuno se non a noi stessi come comunità. E quindi avere il piacere di dire al prossimo pinco pallino che verrà in questo nobilissimo Paese quale Nicosia a chiedere voti, un lapidario ma orgoglioso “ma mi faccia il piacere!”
La Confcommercio di Nicosia, inoltre, fa sapere di un piccolo “miracolo Nicosiano”, nel senso di una totale solidarietà da parte di tutti i nicosiani, dimostrandoci ancora una volta un popolo unito. Ecco il messaggio:
“Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di richieste di aiuti di prima necessità, ma abbiamo ricevuto anche segnalazioni di persone che vogliono contribuire economicamente a questa raccolta.
Quindi abbiamo deciso, per chi vuole, di inserire 2 codici iban di supermercati per cercare di aiutarci, “OGGI PIÙ UNITI CHE MAI”.
Ricordandovi che la nostra raccolta si riferisce a tutti i commercianti in difficoltà”.
Iban: IT90R0895483670011000113378
MAX SUPERMERCATI
Iban: IT76D0895483670011000111264
EDEN MARKET

Causale: raccolta coronavirus “Confcommercio Nicosia”.
Inviateci copia di avvenuto bonifico tramite whatsapp:
3925541100 Antonio
3891567518 Adriano
3771431390 Antonio”
Un messaggio che, ancora una volta, rappresenta una prova della nobiltà d’animo Nicosiano ma ancor di più dell’amore e dell’orgoglio di essere Nicosiano. Insomma: Insieme ce la faremo!

Alain Calò