Arcuri “Prezzo mascherine calmierato finche’ mercato non sara’ pronto”

ROMA (ITALPRESS) – “Fino a oggi abbiamo distribuito 5 milioni di mascherine al giorno. Nei magazzini delle regioni ne giacciono 47 milioni, quindi ne abbiamo distribuite di piu’ di quelle che servivano e le regioni ne hanno messe da parte una quota che servira’ in tempi di maggiore necessita’. Da lunedi’ potremo distribuirne 12 milioni al giorno. Dal giugno potremmo distribuirne 18 milioni, da luglio 25 milioni, da settembre almeno 30 milioni al giorno”. Lo ha detto il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, in conferenza stampa presso la Protezione Civile. “Il prezzo calmierato delle mascherine rimarra’ tale fino a quando il mercato non sara’ del tutto pronto a essere libero. E’ un danno si’, ma per i vergognosi speculatori. Nelle farmacie e nei supermercati non ci saranno piu’ mascherine che costeranno piu’ di 0,50 euro”, ha aggiunto Arcuri, ribadendo che “uscire dal lockdown non e’ facile. Avrei tanta voglia di parlare dei liberisti di chi dai suoi divani, tra un cocktail e l’altro emana sentenze, ma non lo faro’ e continuero’ a lavorare. Ho emanato un’ordinanza in cui ho fissato il prezzo massimo di vendita al consumo delle mascherine chirurgiche, non ho mai pensato di fissare il prezzo massimo di acquisto”. Per Arecuri “il mercato italiano non e’ ancora pronto per fissare il prezzo giusto nell’incontro tra domanda e offerta. Prima della crisi le mascherine costavano 0,08 centesimi, sei volte di meno il prezzo massimo fissato. Il prezzo calmierato delle mascherine e’ stato fatto a esclusivo interesse dei cittadini”. Alti i numeri sui tamponi fatti con “l’Italia che e’ il primo Paese al mondo in relazione al numero di abitanti; ne abbiamo eseguiti 1,7 milioni. Immagino che le regioni abbiano in magazzino almeno 800 mila tamponi, continueremo con una massiccia distribuzione per essere certi che ce ne sia sempre una quantita’ sufficiente”, ha sottolineato. Sui test sierologici, Arcuri ha concluso: “dopo la prima fase che riguardera’ 150 mila persone, vedremo i risultati e poi penseremo a una seconda, verificando se sara’ necessario intervenire per calmierare il prezzo per i test”.
(ITALPRESS).