Case “intelligenti”, la rivoluzione e’ nelle celle fotovoltaiche

ROMA (ITALPRESS) – Nei prossimi decenni si prevede che miliardi di sensori wireless saranno installati negli ambienti interni. La rivoluzione e’ gia’ in atto e include lo sviluppo di elettronica a basso consumo energetico per il mercato, case intelligenti, domotica e Internet delle Cose. Tutti questi elementi richiedono, per la loro alimentazione, dispositivi di raccolta di energia efficienti e facili da integrare.
Un team internazionale costituito da ricercatori provenienti dall’Italia, dalla Colombia e dalla Germania ha appena pubblicato l’articolo “Perovskite Photovoltaics on Roll-To-Roll Coated Ultra-thin Glass as Flexible High-Efficiency Indoor Power-Generators” (Dispositivi Fotovoltaici di Perovskite su Vetro Ultrasottile, Rivestiti con il Metodo Roll-to-Roll, quali Generatori di Alta Efficienza per Uso Interno): apparso su Cell Reports Physical Science, la rivista delle Scienze Fisiche ad accesso aperto della Cell Press, evidenzia i progressi compiuti nel campo delle fonti di energia fotovoltaica per uso interno su substrati flessibili, pieghevoli e ultrasottili.
Tali fonti hanno il potenziale per facilitare queste innovazioni tecnologiche dal momento che possono fornire energia sufficiente ai componenti elettronici a bassa potenza, pur rimanendo piccoli, convenienti ed economici. Inoltre, questo tipo di generazione di energia eliminera’ la necessita’ di batterie, la cui sostituzione implica costi e lavoro, e garantira’ una integrazione molto agevole.
“Le celle fotovoltaiche – spiega Thomas Brown, professore
associato, Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Universita’ di Roma Tor Vergata, Centre for Hybrid and Organic Solar Energy e alla guida del gruppo di ricerca di “Tor Vergata” – devono essere sviluppate su substrati flessibili sottili che possono offrire prestazioni eccellenti sotto l’illuminazione artificiale interna con lo spettro e i livelli di illuminazione tipici di case, negozi e uffici cioe’ 100-500 lux. Questi valori sono tra 2 e 3 ordini di grandezza inferiori a quelli rilevati all’aperto sotto il sole e che vengono utilizzati come condizioni di misura standard per le tipiche celle fotovoltaiche da esterni”.
(ITALPRESS).