Arrivate mascherine a 50 centesimi, ma sono “favuse”. Protesta farmacista di Nicosia

Sono arrivate le mascherine a 50 centesimi, ma sono “favuse”
Sono arrivate stamattina le mascherine a 50 centesimi più iva (al 22% come per i beni di lusso e non al 4% come i beni di prima necessità) nelle farmacie italiane. Le mascherine in numero di duecento per farmacia sono risultate prive di certificazione richiesta per legge. Il marchio apposto sul pacco destinato alla farmacia e non sulle singole mascherine non c’è. Federfarma ha invitato i farmacisti a verificare e in caso di assenza di certificato a rimandare indietro le mascherine. Già dieci giorni fa questa tipologia di mascherine erano stata distribuite gratuitamente dalla Protezione Civile, ma non si può permettere ai farmacisti di vendere un prodotto non certificato, sarebbe illegale e rischioso per la salute pubblica. A Nicosia, dichiara il dott. Sergio Malfitano titolare di farmacia, una signora ha avuto una grave infiammazione del volto dopo aver indossato la mascherina chirurgica non omologata, avuta dalla Protezione Civile. Le mascherine certificate prodotte in Italia vengono vendute all’estero per ragioni di mercato mentre in Italia restano quelle non certificate di provenienza dubbia.

Gabriella Grasso



In data 14 maggio è pervenuta la seguente lettera/precisazione: