Manager reputation, ecco chi sono i dirigenti bancari nella top ten

MILANO (ITALPRESS) – Innovatori per vocazione e per ruolo, con la capacita’ di gestire le turbolenze dell’emergenza Coronavirus. Sono i manager alla guida del sistema bancario italiano. L’Osservatorio Top Manager Reputation ogni mese analizza l’andamento della fama delle principali aziende italiane e elabora una graduatoria dei protagonisti della finanza anche relativa a Banche e Reti.
Un monitoraggio frutto di analisi di dati provenienti anche dal web che considera la reputazione come somma di una storia e non solo come espressione del momento.
Nella classifica dell’ultimo mese caratterizzato dall’emergenza sanitaria, al primo posto tra i manager troviamo Carlo Messina, Ad di Intesa Sanpaolo, in vetta per le numerose iniziative benefiche che l’istituto ha intrapreso per contrastare la crisi e grazie all’operazione che portera’ all’acquisizione di Ubi Banca.
Subito dietro Messina, Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste Italiane. Sul web non e’ passata inosservata la sua recente conferma alla guida dell’ente che in questa fase ricopre anche un ruolo decisivo nella gestione diretta dell’ordine pubblico attraverso il pagamento delle pensioni in anticipo e su piu’ giorni.
A meta’ della Top ten Fabrizio Palermo, da due anni Ad di Cassa Depositi e Prestiti, societa’ per azioni controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, autentica cassaforte dello Stato che nei periodi come questo sale agli onori delle cronache come potenziale ancora di salvezza del sistema economico.
Sempre tra i primi dieci manager con la migliore reputazione sul web del settore finanziario c’e’ Gian Maria Mossa che scala due posizioni. Il manager milanese e’ primo tra gli amministratori delle reti, dopo il decano della consulenza retail, Ennio Doris che da presidente di Banca Mediolanum ne rappresenta sempre l’immagine ma che da tempo ha trasmesso le deleghe operative.
Mossa guida Banca Generali da tre anni in veste di Ad e direttore generale puntando sulla sostenibilita’ con una strategia che propone portafogli di investimento basati su responsabilita’ sociale, ambientale e di governance. Scelta che in questo contesto di crisi si e’ rivelata vincente tanto che l’Istituto triestino ha chiuso il mese di aprile con una raccolta netta di 408 milioni.
(ITALPRESS).