Enna. Crescono i sindaci anti 5G

Sono più di 200 i comuni, fra cui Enna, che hanno bloccano le antenne 5G contro l’azione del Governo che invece ne promuove lo sviluppo, riconoscendolo nel decreto Cura Italia come servizio essenziale. Lo Stato vende le licenze per potenziare la rete e i comuni, alcuni, le bloccano per ragioni sanitarie smentite però dall’ OMS e dall’Istituto Superiore della Sanità che recentemente ha pubblicato un report intitolato “Radiazioni a radiofrequenze e tumori: sintesi delle evidenze scientifiche”.

Ora l’associazione degli operatori dell’AssTel sta inviando ai comuni restii una nota che puntualizza i vincoli di legge sul 5G. Questi vincoli riguardano l’esposizione ai campi elettromagnetici delle reti 4G,3G e 2G utilizzate da anni e perennemente controllate dall’ARPA per assicurare il rispetto dei limiti di legge.
La tecnologia 5G non è una nuova fonte di radiazioni elettromagnetiche, ma semplicemente un modo diverso di trasmettere le informazioni. Le frequenze del 5G sono quelle che si utilizzavano per le trasmissioni radiotelevisive. Bisogna capire e soprattutto evitare allarmismi ingiustificati, valutando correttamente i rischi, ma senza ostacolare il progresso.

Gabriella Grasso