Lockdown finito a Piazza Armerina e riprendono le “voci di corridoio”

Finito il lockdown e con l’apertura dei bar, a Piazza Armerina vanno in giro anche voci di “corridoio”. Le voci, raccontano di un amministratore con il vezzo delle audio registrazioni, una di queste, ma a quanto pare non sarebbe l’unica, registrata durante una riunione di giunta comunale, o comunque riunione amministrativa. Si dice anche che, sia arrivata alle orecchie del sindaco e di tutta l’amministrazione e che sia stata convocata una pseudo riunione, in una abitazione privata, per l’attento ascolto. Di certo cosa grave fu, ma la gente che ha ascoltato le voci, si chiede: “chi sarebbe questo amministratore? Se l’amministrazione, ne conosce il paziente zero, come mai lo tiene ancora in carica? Ha per caso fra i pugni qualcosa che possa utilizzare mettendo qualcuno in serie difficoltà? E perché la scelta di audio registrare se nulla di compromettente si profilava fra le mura di questa amministrazione?… di certo ci saranno delle risposte a queste domande, ed i pazienti cittadini ormai liberi di gustare un caffè nel proprio bar preferito, aspettano con ansia. Ad aspettare con ansia, sono anche le tante risposte alle interrogazioni ed istanze di accesso agli atti, presentate dai consiglieri di opposizione, e che non hanno mai avuto riscontro. Dalla scorsa estate, si attende la risposta all’interrogazione inerente: lo sbigliettamento della giostra del Palio; dell’acquisto dei vestiti e degli accessori del Palio, come sono stati acquistati, come verranno o sono stati pagati; della lotteria del Palio, anche in questo caso nulla; interrogazione bollette Tari 2019 errate, scadenze approvate ed incassi effettivi 2019; richiesta elenco analitico degli accertamenti e degli impegni di competenza 2018 con indicazione degli importi rispettivamente incassati e pagati con relativa imputazione contabile; richiesta rendiconto economato al 31/12/2018; richiesta elenco analitico delle spese sostenute e presentate per il rimborso dagli amministratori dal 01/01/2019, al giorno della presentazione della stessa, cioè il 23/maggio/2019; richiesta dell’inventario dei beni mobili del comune, mezzi a disposizione dell’ente e quant’altro; richiesta di rilascio documenti in materia di assunzioni di personale, che nulla ha a che vedere con la richiesta di licenziamento dei dipendenti come sostiene mezzo video un amministratore… Insomma, si potrebbe continuare per dimostrare che questa amministrazione non risponde ma si vanta ad ogni occasione di portare avanti la così detta “operazione verità”. Ma non solo non risponde, c’è anche chi grida fra i corridoi del palazzo della Piazzetta Fundrò che, “noi consiglieri, si spera tutti, non abbiamo contezza di quanto è stato fatto dal settore finanziario, cose che non possiamo immaginare”. Ora il grido sembrerebbe forte, ma se questo ex funzionario ne era a conoscenza perché non ha segnalato? Sull’amministrazione Cammarata, pesa purtroppo, ormai da tempo, anche la figura del presidente del consiglio, il quale, non solo non rappresenta con equità tutti i consiglieri, ma durante lo svolgimento dell’ultima seduta consigliare, a sprezzo della carica, ha utilizzato “verbo” volgare, appartenente a dei registri più informali, popolari che, talvolta vengono usate in opere di alta dignità letteraria, ma in questo caso, trattasi di atteggiamento inqualificabile, rivolto ad un consigliere comunale ed ascoltato da molti cittadini collegati in via streaming. Quanto accaduto, non solo non rendono onore e dignità al ruolo che svolge, ma ha offeso un collega consigliere nel pieno svolgimento della propria funzione, se ne dovrebbero chiedere le dimissioni immediate. Per non parlare del ragioniere capo, che nello stesso consiglio comunale, durante la sua strampalata, confusa e piena di “ora non ricordo”, “sì, ci possono essere degli errori”, “ ho fatto i conti io”… ed infatti se ne sono accorti tutti, offende in modo gratuito con immotivata aggressione alla sfera privata di una consigliera, che nulla ha a che vedere con la critica politica. Il solo modo di giustificare tale bassezza, è un elevato disagio del soggetto, anche nel ruolo che ricopre, come da lui stesso dichiarato di recente nel libro delle “Lamentazioni”. Non si può sottovalutare il video mezzo social di un amministratore in carica, il quale asserisce che hanno pronta la delibera della nuova struttura dell’Ente. Già, una delibera che ha avuto parere non favorevole dai sindacati, ma che non viene comunicato dallo stesso, proprio perché è stata proposta la creazione di un nuovo settore legale, che dovrebbe essere gestito da dipendenti comunali, in tal caso si parla di un avvocato, che non dovrebbe permettere di affidare incarichi all’esterno, anche se potrebbe capitare. Ma chi dovrebbe essere questo avvocato all’interno dell’ente? E se questo dipendente avesse già in carico altri servizi gestionali, potrebbe averne altri? E se già percepisce uno stipendio perché riconoscere il 50% come incentivo sulle cause vinte, come rimborso spese? Dove sarebbe collocato il costo zero per l’ente? Per non parlare dell’accorpare al settore anagrafe il servizio tributi. Qual è il senso di questa scelta, se non mettere in difficoltà l’attuale funzionario per puro fare vendicativo? E perché dopo una ordinanza di un giudice, non rimettere al proprio posto una dipendente che ne occupava con professionalità tale carica? Forse perché questa amministrazione ha approvato un regolamento Reg. 142 del 3/09/19, per il conferimento, revoca, graduazione e valutazione delle Posizioni Organizzative in cui all’art. 7 capo 1 comma b) criteri negativi, così recita: “eventuali rinvii a giudizio in procedimenti penali per fatti relativi all’esercizio dell’attività in seno all’Ente”. Se fosse per questo, diversi sarebbero i funzionari che, occupano Posizioni Organizzative, con questo tipo di criterio negativo; il comma c), invece recita: “per eventuali procedimenti per danni erariali all’Ente”. Sembra ricordare che, questo ultimo criterio negativo è, per disposizione della Corte dei Conti, “l’accusa mossa” all’attuale funzionario dei settore finanziario. Quindi, perché ancora in carica, quest’ultimo come tutti gli altri dirigenti con questi criteri “negativi” riportati nel regolamento, e fuori dalla dirigenza una sola dipendente con ordinanza immediatamente esecutiva e mai ricollocata alla sua posizione? Come si dovrebbe chiamare tale modalità di amministrare? Da chi, la provenienza di tale accanimento nei confronti di un collega? La risposta è già all’interno della domanda. Di certo, in futuro, si spera non molto lontano, si dovrà ricercare nella memoria storica “un atto di positività” che farà ricordare quanto portato avanti da questa amministrazione, ma dagli stralci mnemonici esistenti, sarà veramente molto difficile.

“Esistono delle menzogne così vergognose, da provare maggior disagio a sentirle che a raccontarle”.
(Jaques Deval)


Anna Zagara