Aidone. Comunità parrocchiale chiesa Madre di San Lorenzo al fianco del Parroco

Aidone. La comunità parrocchiale della chiesa Madre di San Lorenzo ha manifestato la sua vicinanza e il suo sostegno al Parroco Don Giacinto Magro attaccato in modo violento da alcuni “fedeli” che hanno voluto mantenere l’anonimato. Si è riunito il Consiglio Pastorale parrocchiale in tutte le sue componenti con i rappresentanti della comunità neocatecumenale, dei gruppi giovanili, dei catechisti, dei ministri della Comunione, delle confraternite e della Commanderia aidonese dei Templari Cattolici d’Italia.

Hanno espresso unanimemente indignazione per quanto sta accadendo e hanno preso una posizione ferma contro chi, avendo da un bel po’ preso di mira il parroco, ha trovato l’occasione buona per creare lo scandalo, denunciando lo stesso, a mezzo stampa, per avere commesso un presunto abuso e danno al patrimonio. La condivisione dell’articolo sui social ha portato a conoscenza della cosa la popolazione che ha scoperto così di essersi ribellata a qualcosa di cui ignorava l’esistenza, contro il parroco contro cui non pensava di avere motivo di astio. Cos’era successo? Padre Giacinto Magro, il parroco, preso atto della pericolosità della breve gradinata -due gradini di 25 cm di alzata- che separava il presbiterio dall’aula della chiesa, ha fatto smontare la gradinata esistente per aggiungere un gradino che ha reso più agevole il passaggio. Il tutto è stato fatto a regola d’arte.

Dal momento che i lavori di restauro sono stati completati solo meno di tre anni fa è stato possibile reperire gli stessi materiali, al punto che nessuno se ne sarebbe accorto se non fosse stato fatto questo battage pubblicitario. C’è da precisare che i tre gradini erano nel progetto originale, ma l’impresa, a corto di risorse, si è permessa, tra altre libertà, anche quella di farne due, aumentando eccessivamente le alzate e la pericolosità, come hanno provato sulla loro pelle diverse persone, compreso il parroco, che vi sono inciampati e caduti. La cosa positiva è che la comunità tutta si è stretta attorno al parroco facendogli pervenire i sensi della propria vicinanza. La cosa negativa è la constatazione che ci vuole poco ad infangare e mettere alla berlina una persona, incuranti degli effetti che la propria azione può produrre, e che i social diventano spesso il megafono del chiacchiericcio e della calunnia.

Franca Ciantia