Coronavirus, gli assistenti civici agitano la maggioranza

ROMA (ITALPRESS) – Polemiche nella maggioranza sulla scelta di “arruolare” 60.000 assistenti civici nei Comuni per fare rispettare le norme del distanziamento sociale nella fase 2 dell’emergenza coronavirus. L’annuncio è arrivato ieri attraverso una nota congiunta del ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, e del sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro: “In settimana dalla Protezione civile lanceremo il bando per il reclutamento di 60.000 ‘assistenti civicì. Il bando è rivolto a inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali”.
E mentre l’iniziativa trova consenso tra alcuni governatori come Stefano Bonaccini dell’Emilia Romagna che parla di un tentativo di mettere “più gente a monitorare la situazione”, o come il ministro per il Sud, il dem Giuseppe Provenzano che parla di un “dibattito ideologico” specificando che non si tratta di ronde ma di un aiuto ai sindaci, e mentre chi come il grillino Pierpaolo Sileri, viceministro alla Salute, parla della necessità di una cifra addirittura più alta dei 60 mila, montano le critiche politiche.
Dalle parti della maggioranza, il dissenso più forte arriva dal leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che nella sua consueta e-News non le manda di certo a dire: “Un ministro ha annunciato la creazione di un corpo di 60.000 assistenti civici. Boh, solo a me sembra una follia finalizzata ad avere visibilità? Come spesso accade la penso come Matteo Orfini. Non sarebbe meglio valorizzare di più il terzo settore e il servizio civile?”. Renzi cita il deputato dem, ex presidente del Pd, che rigetta anch’egli la proposta Boccia-Decaro affermando che “non servono assistenti civici. Servono ministri che facciano i ministri e amministratori che facciano gli amministratori. Non una schiera di influencer che commentano indignati le foto del giorno”, sottolinea Orfini. Mal di pancia anche all’interno del Movimento 5 Stelle che vede in dissenso il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Gianluca Castaldi. Su Twitter scrive: “La fuga in avanti di Francesco Boccia sui 60mila assistenti civici non mi convince. E non convince il M5S. Per noi i cittadini devono controllare quello che fanno i politici, non quello che fanno altri cittadini: auspico passo indietro del ministro e confronto con tutta la maggioranza”.
(ITALPRESS).