Cerami: il sindaco Chiovetta stila il bilancio di quanto fatto in due anni di mandato

Cerami. Nel giugno 2018, dopo una campagna elettorale intensa, gli elettori ceramesi sono andati al voto e hanno scelto col 60,13 % Silvestro Chiovetta sindaco del paese in intesa monocorde con la compagine di maggioranza, “Guardiano oltre”. Abbiamo incontrato il primo cittadino per fare una sintesi sul cammino amministrativo percorso nei primi due anni di mandato, e sulle sfide da portare a termine nel suo prosieguo.
Signor sindaco, dopo due anni alla guida del comune, quali sono gli obiettivi raggiunti?
«Non appena insediatomi –risponde il primo cittadino– con la coalizione ci-vica “Guardiano oltre” ci siamo messi subito al lavoro, facendo in modo che il cambiamento voluto dalla maggioranza dei cittadini potesse essere visibile grazie ad interventi molto attesi. Segnalo, per cominciare, quello che più ci stava a cuore, dedicato alla stabilizzazione dei 28 precari storici del Comune che ha dato certezza e serenità ad altrettante famiglie. Altre azioni strate-giche fondamentali riguardano l’attivazione della raccolta differenziata, di-venuta punto d’orgoglio della nostra cittadina. I livelli di raccolta differen-ziata attestatisi all’81,25% collocano il paese al 13° posto nella scala regio-nale dei comuni più virtuosi. Una gestione sempre più consapevole e con-trollata dei rifiuti urbani –sostiene il sindaco– ha elevato il comune in testa alla classifica provinciale. Obiettivi positivi noti riguardano il consolida-mento dei ruderi del Castello, la realizzazione di un teatro nei locali Ex-Eca. Per un paese più “green”, il tanto atteso miglioramento della pubblica illu-minazione, con la sostituzione delle vecchie lampade con luci a led, è ormai in dirittura d’arrivo. Il lavoro di Giunta, del Consiglio, degli Uffici, ha riac-ceso le procedure per il reperimento di finanziamenti che contribuiranno a muovere, in un momento così difficile, l’economia e lo sviluppo territoriale».
Quali sono state le maggiori difficoltà a cui lei, assessori e consiglieri hanno siete stati chiamati a superare?
«Di sicuro i tempi della burocrazia. I cittadini vogliono risposte certe in tempi brevi. Per questo vorrei dire ai miei concittadini che il nostro impegno è massimo, chiedo un po’ di pazienza se a volte qualche risposta tarda ad ar-rivare».
C’è qualcosa in particolare che non avrebbe voluto ereditare dalla pas-sata amministrazione?
«La cosa che ci ha più penalizzati in questi due anni di lavoro sono le condi-zioni economico-finanziarie in cui abbiamo trovato l’Ente. La situazione debitoria e i sempre minori trasferimenti da parte della Regione e dello Stato ci costringono a fare qualche sacrificio, ma garantiremo sempre i servizi es-senziali ai cittadini».
Che cosa pensa dell’attuale minoranza? Vi sono molte beghe politiche?
«Si tratta per lo più di normale dialettica politica con cui confrontarsi. Noi continueremo a fare la nostra parte. Quando ci sono obiettivi chiari, buona organizzazione del lavoro e disponibilità alla collaborazione da parte di uf-fici, dei cittadini, delle forze del territorio anche le cose apparentemente complesse divengono possibili».

Carmelo Loibiso