Movida di fine settimana ad Aidone: incubo notturno per tanta gente

Aidone. La movida del sabato sera, dopo i mesi di sosta forzata per il Covid-19, riprende tra schiamazzi e bagordi fino a notte tarda. Lo evidenziano i residenti della zona di maggior concentrazione della movida: piazza Cordova e strade limitrofe, tra cui le vie: Cavour, Ranfaldi, Luca ma le vie interessate sono ancora di più. Gli abitanti stanno promovendo una sottoscrizione di firme da presentare al Sindaco di Aidone. Nella petizione lamentano “assembramenti con aggiunta di rumori molesti, schiamazzi, liti, urla, lancio di bottiglie di vetro con conseguente rottura delle stesse, provocando disturbo al riposo e alla quiete degli abitanti”. Gruppi di giovani stazionano dietro le porte delle abitazioni incuranti se lì abitano anziani, ammalati, gente che ha diritto di riposare e, magari in preda al fumo dell’alcool, si scatenano in schiamazzi, urla, non permettendo il sereno e sacrosanto riposo. Non solo: dopo i bagordi, sulle scale, dietro le porte e finestre, in giro, viene lasciato di tutto: bottiglie e bicchieri vuoti, cicche di sigarette, cartoni di pizze, e via discorrendo. Anche i gradini del santuario di san Filippo, in piazza Cordova, diventano sosta per le chiassose rimpatriate. Che finalmente si sia tornati ad una vita pressocchè normale, con le strade che si riempiono di gente, di giovani e di vita, così com’eravamo abituati a vederle prima del virus, è una grande gioia per tutti, fermo restando la necessità di mettere sempre in atto le forme di distaccamento sociale ed evitando naturalmente anche forme di assembramento per evitare eventuali contagi. Sembra più che naturale anche che si ci possa rilassare e divertire godendo delle prime serate estive che ad Aidone è una bella consuetudine. La cattiva abitudine del fine settimana e soprattutto del sabato sera di tanti giovani di far sì che il loro divertimento diventi un incubo notturno per tanta gente però c’era anche prima del lockdown. Ora però si è deciso di mettere nero su bianco chiedendo al Sindaco che venga “ripristinato l’ordine e la quiete notturna a cui tutti hanno diritto”.

Angela Rita Palermo