Nell’introduzione al n. 6 del 2017 della rivista “il Mulino”, “Viaggio in Italia”, Gianfranco Viesti spiega che a connotare le realtà e le dinamiche di molti luoghi concorrono due temi: la demografia e le istituzioni pubbliche e private. Le variazioni della popolazione influenzano in modo significativo realtà e prospettive di molti luoghi, nel bene e nel male. Il rafforzamento o il venir meno della capacità delle istituzioni, soprattutto quelle sovralocali, di essere nodi di flussi di idee interregionali e internazionali di idee, capitali, bene, servizi e soprattutto di giovani. In quest’articolo mi occupo della diminuzione dei minori di età da 0 a 17 anni nella popolazione dei 20 comuni dell’ennese dal 2012 al 2019. Estraggo i dati relativi alla provincia di Enna dal report “Il grave calo della popolazione minorile in Italia” di Openpolis del 30 giugno 2020. Per facilitare la lettura di questi dati relativi ai 20 comuni, li ho raccolti nella tabella che accompagna l’articolo che state leggendo. Il numero dei minori, nel periodo considerato, è diminuito di 318.638 in Italia con la variazione in diminuzione di meno 3,9%. La provincia di Enna è, tra le 110 province italiane, quella in cui i minori sono diminuiti di più. Nel 2012 i minori in provincia di Enna erano 30.797. Nel 2019 i minori sono diminuiti a 25.779. Una variazione in meno del 16,29%. Il comune con la minore variazione negativa in termini percentuali è Gagliano Castelferrato (-11,22%) mentre quello con la maggiore variazione negativa in termini percentuali che è Sperlinga (-27,13%).
 

In tutti e 20 i comuni dell’ennese di riduce la popolazione minorile mentre aumenta la popolazione anziana. “Sono risultati gravi, che possono compromettere la vitalità e il futuro dell’intero territorio”, scrive Openpolis nel suo report. Gli effetti negativi di questo fenomeno si stanno facendo sentire sul sistema scolastico dell’ennese, che vede diminuire il numero delle classi ed il ridimensionamento di molti degli istituti, che perdono la loro autonomia e sono costretti ad accorparsi con gli istituti che hanno un numero di alunni più consistente. Il report indica tra le cause di questo fenomeno, che colpisce tutti e 20 i comuni, la disoccupazione, l’instabilità economica e la carenza di servizi accessibili. Tutto questo spesso si traduce in migrazioni verso le aree metropolitane della Sicilia, le regioni del Nord Italia e i paesi europei. L’emigrazione può spiegare, in parte, l’incisivo calo della popolazione minorile in provincia di Enna.

Silvano Privitera