Calascibetta: si è dimesso il coordinatore del meetup pentastellato xibetano

“Dopo aver comunicato la mia personale decisione ai due portavoce provinciali on. Andrea Giarrusso (Camera dei deputati) e sen. Fabrizio Trentacoste (Senato) nonché all’Assemblea Provinciale del M5S in data 11 Luglio 2020, contrario alla linea intrapresa dallo stesso Movimento 5 Stelle sia a livello nazionale che a livello locale, rassegno le mie dimissioni da coordinatore del meetup xibetano “Calascibetta in MoVimento” dopo quasi 6 anni dove al servizio e in rappresentanza del M5S ho dato a questa cittadina l’opportunità di partecipazione attiva che può darla solo il MoVimento 5 stelle che nelle ultime tornate elettorali degli ultimi 4 anni è stato il partito più votato” a comunicarlo Gianni Folisi, in qualità di coordinatore del meetup Calascibetta in MoVimento, che così spiega la decisione:
“Non ho mai cercato cariche, non sto parlando di voti, non sto parlando di elezioni, sto parlando di un comune dove con la discussione democratica e partecipazione, in cui attivandomi in primis come cittadino, innamorato del suo territorio, ho voluto migliorare la qualità della vita degli altri concittadini, migliorare la qualità della vita di un territorio, ed è questo che abbiamo sempre fatto da quando è nato il Movimento e in questo che ho sempre creduto”.
“Il MoVimento 5 stelle era nato soprattutto per essere un’alternativa e contro la spregiudicatezza ed egemonia del PD. Era nato per essere l’alternativa, dove valevano i principi fondamentali come (e soprattutto) l’onestà, le lotte alle lobby, ai grandi poteri finanziari e alla politica clientelare, dando la possibilità della decisione alla gente comune. Ad oggi con l’accordo del governo nazionale, tutto questo è venuto a mancare. Ad oggi siamo diventati quasi una costola del PD – nazionale così come sembra che si verificherà anche nel capoluogo Ennese accordi in schieramento unico.
Noi dovevamo cambiare il palazzo, ed invece il palazzo ha cambiato noi. Dopo l’abbandono dei 5 deputati all’Ars e da inizio legislatura nazionale si sono “persi” anche 17 portavoce eletti al Senato e 21 alla Camera, allora vuol dire che tutto sommato, il “posto sullo scranno” piace ed è comodo.
Continua Folisi: “Secondo me si dovrebbe decidere da che parte si vuole stare: lottare dall’interno per cambiare le cose e magari certe decisioni farle prendere proprio tramite referendum popolari, anche se con tutto l’iter costituzionale che ne comporta, a questo ritmo si parlerebbe di anni ed anni, ma se non si parte non si arriva. Ma, è anche lecito chiedersi se veramente i nostri vogliono cambiare le cose. Personalmente, pertanto, non mi accomoderò mai al tavolo con il PD locale e con l’attuale Amministrazione uscente di Calascibetta. Anzi, colgo l’occasione per rimarcare che ultimamente le loro idee pubblicizzate a gran voce (vedi progetto su Chiesa San Pietro e progetto ripristino grotte via Carcere) i problemi avuti con i muretti e successivo crollo di via Ragusa/via Vita, la SS.290 che ci collega con la borgata di Cacchiamo (grazie ad Azzurra Cancelleri e soprattutto a Fabrizio Trentacoste per l’interessamento negli anni avuto per il ripristino veicolare) sono stati tutti già precedentemente affrontati almeno due anni prima dal Meetup xibetano, avendo avuto sempre a cuore il territorio comunale e i suoi luoghi storici e culturali. Essendosene presi tutti i meriti di progetti o idee, così come da loro modus operandi, adesso ci ruberanno anche l’ipotesi della realizzazione del compattatore ecologico… Potere delle bugie in campagna elettorale”.