Enna: pericolo crollo muro del cimitero, vasche di Papardura coperte di “lippu”

Enna. Il muro che si trova nello spiazzale antistante l’ingresso del cimitero ha bisogno di essere attenzionato da parte dei tecnici comunali.

Lo segnala, preoccupato, il presidente del Centro studi “Antonio Romano”, Mario Orlando, che dice: “Tra il muro in parte danneggiato, che fa anche da parapetto, e il pavimento dello spiazzale, si sono create delle fessure che nel tempo, a causa delle infiltrazione dell’acqua piovana, potrebbero generare danni molto gravi, mettendo in serio pericolo anche la stabilità dello stesso. Per questo motivo invito l’amministrazione comunale a fare degli accertamenti per evitare, come è già successo in passato in altre parti della città, un eventuale crollo. Non solo. Anche il pavimento del piazzale avrebbe bisogno di un intervento di rifacimento e di pulizia”. Intanto pare, e l’evidenza è data da alcune bottiglie di vino vuote appoggiate sul muretto, che il piazzale cimiteriale, probabilmente la sera, sia luogo di incontro di qualche gruppo di giovani.

Altra segnalazione che arriva da alcuni cittadini riguarda invece l’antico abbeveratoio di Papardura. Le vasche sono coperte di “lippu”, che altro non è che il famoso muschio che si forma a causa dello scorrere perenne dell’acqua sorgiva che trasuda dalle rocce.

Muschio che ha formato un ampio tappeto anche nel pavimento antistante il grande abbeveratoio, rendendolo scivoloso. L’acqua che sgorga dalla roccia alimenta pure 16 vasche-lavatoio che un tempo servivano alle donne di Castrogiovanni per lavare la biancheria e quant’altro e pure quella zona ha bisogno di cure e pulizia.

Insomma, Papardura, definita da un nostro amico, che da qualche anno non c’è più, Michele Pirrera, “angolo di paradiso, dove alzando gli occhi, si vede l’antico santuario del Crocifisso che sovrasta la vallata”, ha bisogno di lavori di manutenzione, come ad esempio la copertura di qualche pozzetto e di altro ancora; e questo per farlo diventare di nuovo “luogo davvero delizioso e anche magico”, scriveva nel sua pagina social Pirrera. E sarebbe certamente apprezzato dai turisti se solo sapessero che c’è e se qualcuno glieli portasse”.

(n.d.r.:) Inoltre, ennesima segnalazione, che indigna l’assessore al ramo ogni volta che viene fatta, riguarda la scala che da viale Diaz (piazzetta Sen.A.Romano) che passa sotto il cavalcavia e porta sulla strada per Papardura, abbastanza frequentata dai giovani e dai residenti del luogo che regolarmente viene dimenticata, i rami degli alberi, infatti, non permettono il passaggio costringendo le persone ad utilizzare il percorso stradale, le pendici, invece, non risulta mai essere state pulite.

Giacomo Lisacchi