Aidone. Attilio Calcagno emigrato e altri cittadini riqualificarono piazzetta della Buona Volontà. Tutto questo raccontato da Filippo Randazzo

Aidone. Negli anni ’90 la determinazione di cittadini di buona volontà ha portato alla nascita, nel quartiere storico di san Giacomo, di una piazza e di un nuovo belvedere, riqualificando di fatto una zona di Aidone che era in totale abbandono e restituendola alla fruizione della comunità. L’impegno profuso da questi laboriosi cittadini fu stimolato dall’amore di un emigrante, Attilio Calcagno, che, dopo 35 anni di lontananza dal suo paese natìo, ritornatoci, da pensionato, promosse e contagiò con il seme della buona volontà la voglia di riappropriarsi di questo suggestivo angolo di paese: la piazza della Buona Volontà. Tutto questo viene raccontato in “Una Storia di Buona Volontà” di Filippo Randazzo con l’intento, spiega, “di insegnare come l’unico ostacolo alla buona riuscita dei nostri progetti siamo noi stessi”. Un compendio di memorie che vuole imprimere, in un più generico patrimonio immateriale cittadino, le gesta di uomini e donne di buona volontà che hanno realizzato un’opera meritoria di riqualificazione urbana e civile. “Il libro – dice l’autore- vuole far conoscere a noi posteri tale iniziativa e il correlato impegno che, in un ventennio, ha cucito nella memoria collettiva tale lodevole iniziativa. Col mio testo intendo offrire il mio contributo al costrutto storico e culturale aidonese già a partire dal più recente passato che, anzi dubbio, merita di essere valorizzato e, a distanza già di tre decenni, riscoperto e meditato. Viviamo in un’epoca in cui riscoprire la voglia di fare è – anzi dubbio – il sentire primo ed ultimo per riappropriarsi del proprio futuro.

Il primo capitolo avvia a un utile percorso storico che inquadra un entroterra culturalmente ricco, sfondo di qualsivoglia narrazione che abbia Aidone come oggetto per giungere al luogo in cui è ambientato il compendio stesso. Il secondo vuole far conoscere la figura di Attilio Calcagno, (che è stato fautore peraltro anche dell’associazione omonima della Buona volontà ndc), in un paragrafo preambolo, che trarrà spunto dalle vive parole dello stesso. Il terzo capitolo è quello conclusivo con il lascito che tale iniziativa, ormai esperita, offre a una nuova generazione di volenterosi. La prefazione è di Filippo Curia, già sindaco di Aidone, segue l’introduzione dell’autore, che ha anche autofinanziato la pubblicazione.

Angela Rita Palermo