A Leonforte il sindaco annuncia due nuovi casi di Covid-19

Leonforte. Due giovani leonfortesi, di ritorno da Malta, sono risultati positivi al tampone. I due sono attualmente in quarantena e così le persone con cui sono venuti in contatto. Le autorità competenti hanno già rintracciato gli interessati e dunque insistere sulla loro identità servirebbe solo ad alimentare un morboso “curtigghiu” di cui è possibile e anzi necessario fare a meno. La notizia in questo ferragosto atipico ha scatenato dapprima curiosità e poi tanta rabbia, che naturalmente ha trovato dimora sui social. Nelle ultime 24 ore sono 39 i contagiati in Sicilia fra questi ci sono 5 migranti e 10 di ritorno da Malta, che ha segnato il dato più alto di contagi in un solo giorno:72. I medici maltesi accusano il governo di aver ceduto alle pressioni dell’industria del turismo e di aver lasciato senza regole l’afflusso di turisti nelle strutture ricettive. Molti Paesi europei hanno rilasciato un certificato di incompetenza all’isola che ha chiuso il porto ai migranti richiedenti aiuto, ma aperto gli aeroporti ai paesi ad alto rischio: importando ed esportando contagiati. Malta non ha rinunciato alla festa di santa Maria il 15 agosto, alle discoteche, ai forestieri spendaccioni e ai ragazzi di ogni Paese desiderosi di divertimento a buon mercato. Questo atteggiamento sconsiderato e superficiale ha ridestato l’allarme sopito nei paesini come Leonforte, che hanno invece dovuto rinunciare anche ai cento e uno botti del 16 agosto, festa della Patrona. Un qualche virologo/epidemiologo avrà certo parlato di contagio legato allo spostamento d’aria causato “de bummi” e per ciò si è preferito rinunciare anche a questi infantilismi, che il popolo attende per un anno intero. Le luminarie pure sono state tenute a riposo e solo post a iosa hanno omaggiato la Patrona al punto da indurre il primo cittadino a scrivere: “Oggi facebook ci regala gli esperti di “mariologia”!” e pure “Vi invitiamo ad indossare la mascherina anche all’aperto ed evitare gli assembramenti. Anche stasera, come ieri sera, e nelle prossime sere verranno effettuati controlli stringenti sulla movida. Valuteremo altre restrizioni”. Le parole movida e restrizioni hanno spinto molti a domandare: quale? Quale movida? E quali ulteriori restrizioni? Chi ha potuto è andato a fare festa altrove e chi è rimasto a Leonforte ha dovuto scontare la punizione per le scarse misure di contenimento della pandemia, per le proprie difficoltà personali e per un paese soffocato. I vacanzieri di ritorno non hanno subito le limitazioni paesane e ora, che la festa è passata, ritorneranno a vivere una quotidianità ordinaria. Solo ai gestori di locali e ai pochi fruitori è toccata l’ennesima, iniqua, restrizione.

Gabriella Grasso