Un caffè con Mario Di Costa, artista nicosiano

Dopo il successo della mostra presso l’Androne Comunale di Nicosia in cui l’Artista Mario Di Costa ha incantato il pubblico nicosiano con una riproduzione fedele della Cattedrale, abbiamo deciso, anche per meglio fornire al Lettore un quadro più completo oltre all’articolo uscito precedentemente, di incontrare per un caffè lo stesso Di Costa per meglio conoscere la Persona e le Sue creazioni.

  • Da dove nasce la passione per questa forma d’arte?

Questa passione è nata con me. Possiamo dire che una passione non può crescere nel tempo se all’origine non è nata con te. Ho iniziato molto giovane, all’età di 12 anni, facendo modellismo militare con scatole di montaggio, costruendo diorami con scene di guerra, per poi passare al modellismo motorizzato costruendo aerei RC e, successivamente, modellismo navale (costruendo galeoni e altro). Infine ho iniziato a fare arte monumentale, riproducendo vari palazzi e chiese di Nicosia, impiegando per la maggior parte materiali riciclati e adattandoli su strutture in base legno. Il risultato mi è sembrato abbastanza soddisfacente nel vederli nascere.

  • Come opera concretamente nella realizzazione di questi manufatti?

Mi rifugio nel mio angolino, dove ho tutti i miei “ferri”, nel mio tempo libero e mi rilasso. Mi ispiro nel lavoro ascoltando la radio e cerco di ottenere da cose comuni il risultato che devo raggiungere per la realizzazione di quel singolo oggetto.

  • Quali sono le Sue opere più rappresentative?

Sicuramente l’opera nr. 13, ovvero questa in mostra che è la Cattedrale di Nicosia perché è un simbolo della Città assieme al soffitto ligneo purtroppo non visibile ai cittadini e ai turisti. Mi sono sfidato a riprodurre il soffitto con tutta la Cattedrale in tutti i suoi 4 lati, un lavoro che è durato 4 anni dedicandomi per diverse ore alla riproduzione. Un’altra opera più rappresentativa è quella del Convento dei Frati Cappuccini, simbolo di Nicosia perché posto nella parte più alta della città e dove sono custodite le reliquie del Nostro San Felice, compatrono di Nicosia. Questa riproduzione ha richiesto circa un anno e mezzo di lavoro.

  • È questa la prima mostra che fa?

No. Ho iniziato a fare mostre grazie a diversi amici che hanno visto le mie opere e mi hanno spinto a farle. Inizialmente non ho mai fatto mostre e la gente mi conosceva solo come musicista. Mi sono, successivamente, convinto a mettere in mostra diversi modelli con ottimi riscontri da parte della cittadinanza, ricevendo in seguito inviti ad esporre le mie opere in diversi eventi del territorio.

  • Qual è la Sua prossima sfida?

La prossima sfida, come promesso all’inaugurazione, verterà sulla realizzazione della riproduzione del SS. Salvatore su tutti i 4 lati con annesso monte su cui poggia. È anch’esso un simbolo di Nicosia trovandosi su un punto che lo fa ergere su tutta la città. Non so quantificare il tempo che mi occorrerà per fare quest’opera, ma sicuramente  meno tempo rispetto alla realizzazione di quest’ultima riproduzione della Cattedrale)

  • Ha qualche ringraziamento che vuole fare per questa mostra?

Desidero ringraziare, per la realizzazione del modello della Cattedrale, l’architetto Liborio La Vigna che mi ha fornito delle preziose planimetrie da questi realizzate e dove ho ricavato misure importantissime per la realizzazione del plastico. Ringrazio tutta l’Amministrazione Comunale, in particolar modo il Sindaco Luigi Bonelli e l’Assessore Daniele Pidone per avermi dato l’opportunità di ospitare la mostra nel Palazzo di Città. Ringrazio il Presidente dell’Mdt Fabio Bruno per la collaborazione. Un ringraziamento, inoltre, a Padre Santo Paternò per aver espresso un giudizio benevolo osservando i particolari reali del plastico.

 

Alain Calò