Nicosia: intervista e programma del candidato Sindaco Antonello Catania

Nicosia. Ci agganciamo al nostro articolo del 27 agosto c.a. dal titolo “Campagna elettorale a Nicosia: il ritorno di un ex Sindaco” per proporre a Voi lettori una intervista al candidato alla poltrona di primo cittadino di Antonello Catania.

 

Prof. Catania, sentendoci telefonicamente, Lei mi ha espresso il desiderio di dare la Sua visione sull’articolo uscito nei Suoi confronti, volendo anche, in un contesto di tesi e antitesi, mettere la Sua antitesi alla mia tesi. Ebbene, mentre tutto può essere opinabile, una cosa non lo è di certo: la matematica e i numeri. Lei nel 2012, tranne che ci fu un errore madornale nei conteggi con circa 2500 voti nascosti chissà dove, prese una pesante batosta. Che valutazione dà a questi numeri? E perché, saltato un turno (mi permetta questa metafora del Gioco dell’Oca) nel 2015, oggi si ricandida?

Io penso che ogni elezione abbia una storia a sé. Per quanto concerne le elezioni del 2007 ci furono determinate condizioni tra cui le primarie e anche un gruppo coeso  formatosi dopo, appartenente ad una coalizione di centrosinistra, che permisero di arrivare alla Vittoria. Influì anche il fatto che la coalizione di centrodestra si era presentata divisa. Ho preso atto, invece, della volontà dell’elettorato che nel 2012 preferì a me un avversario che ai cittadini era sembrato migliore. I cittadini credettero che quel cambiamento portasse a risultati migliori . I fatti dimostrarono che non andò così e l’Amministrazione votata nel 2012 non riuscì a completare il mandato, dimettendosi nel 2014. Purtroppo ciò comportò il blocco di diversi progetti che stava per mettere in campo la Nostra Amministrazione. Vi fu lo stop, ad esempio, allo sviluppo urbano delle Crociate (grazie a  5 milioni di euro di investimenti di un privato si sarebbe potuto realizzare un parco commerciale, con l’insediamento di un’area artigianale lottizzata di proprietà comunale, e la realizzazione gratuita della rotatoria), nonché la rinuncia al parcheggio a tre livelli con estensione del belvedere di Santa Maria di Gesù. Vi fu anche il blocco della bonifica della discarica che si sarebbe potuta realizzare con l’autorizzazione all’incasso della fidejussione (1,8 milioni di euro pagata dalla ex società di gestione). Questo progetto non è andato a buon fine neppure in questi ultimi cinque anni, in cui c’è stato pure il disinteresse sul progetto che avrebbe permesso ad AcquaEnna di realizzare il nuovo depuratore di Mammafiglia.   Ora  i tempi e la norma elettorale sono cambiati. Oltre un anno fa è stata espressa da parte di molti cittadini la volontà di creare una coalizione civica ampia con un candidato proveniente dalla società civile. L’atteggiamento del candidato Lizzo, però,  non ha permesso che ciò avvenisse perché il suo gruppo ha sempre bocciato i diversi candidati proposti con queste caratteristiche,  necessarie per unire uno schieramento più ampio in contrapposizione a Bonelli. Essendo naufragato il progetto, la nostra coalizione civica ha designato il sottoscritto come candidato.

Lei è notoriamente dell’area di Sinistra, in questo momento del Pd (non la sto accusando di voltagabbana, anzi devo dire che Lei è sempre rimasto fedele ad una certa linea, l’appunto è semplicemente nel fatto che oggi è Pd ieri era Democratici di Sinistra ma sempre quella era la casa). Parlando di Sinistra e Pd in Provincia di Enna la mente va a Crisafulli. Quali sono stati, quali sono e quali saranno i suoi rapporti politici con Crisafulli e quanto peserà Enna in un eventuale Catania Bis?

Crisafulli è stato ed è un autorevole dirigente del PD provinciale e regionale. Oggi i riferimenti politici a livello provinciale, a seguito del congresso tenutosi dopo 4 anni di commissariamento, sono Vittorio Di Gangi, in qualità di Segretario Provinciale, e Fabio Venezia,  in qualità di Presidente dell’Assemblea Provinciale. Enna ha pesato e peserà ben poco perché ogni circolo ha la sua autonomia, così come ogni Comune ha sempre il dovere di difendere gli interessi della propria comunità, anche all’interno di alleanze territoriali di aree vaste.

Tutto l’articolo poi tende a mostrare il contrasto tra il Suo logo e i dati di fatto. Le posizioni, giustamente, sono opinabili. Abbiamo fatto il background di vari esponenti che la appoggiano e individuato il fatto che, praticamente fino a ieri, con queste persone eravate in contrasto. Siamo davanti ad un Risiko! Comunale in cui si alleano  (implicitamente o esplicitamente come nel Vostro caso) tutti i giocatori per far fuori il giocatore più forte per spartirsi le spoglie?

Tutto nasce dalla necessità imposta dall’attuale legge elettorale che prevede il maggioritario secco per l’elezione del sindaco per i centri abitati con meno di 15.000 abitanti (noi siamo  poco più di 12.000 abitanti). Ciò ha imposto l’organizzazione di una lista civica di coalizione il cui gruppo fondante è composto dai 4 consiglieri  che in questi anni hanno fatto un’opposizione costruttiva, ma  dissenziente rispetto all’ operato dell’ attuale Amministrazione. Il progetto civico pone la città e il suo bene comune  al di fuori e al di sopra delle posizioni politiche di ciascuno, perché prima viene l’interesse dei cittadino e poi gli interessi partitici. Ciò ha permesso di superare anche vecchi logiche. In questa fase è necessario animare il dibattito sulle problematiche vere del nostro territorio e del suo futuro, cosa non avvenuta in questi cinque anni di Amministrazione Bonelli.  Il Sindaco ha ridotto tutto a slogan e propaganda, portando a proprio beneficio anche cose di cui non ha alcun merito, e senza mai entrare nel profondo di certi temi. Meriti presi senza di fatto averne alcuno si sono riscontrati in occasione della recente apertura del lotto B4b della Nord Sud, i cui lavori sono partiti nel 2010. Un altro esempio eclatante in tal senso , dove qui peraltro emerge anche  una scarsa conoscenza dei fatti, riguarda i recenti lavori che hanno interessato la torre campanaria, in quanto il Sindaco ha dichiarato di aver determinato con la sua azione la collocazione della cuspide, non tenendo conto che il progetto riguardava soprattutto e principalmente il consolidamento strutturale della torre campanaria. La collocazione della cuspide sulla torre campanaria della Cattedrale  in realtà rappresenta solo un fatto secondario e non determinante,  in quanto il vero risultato  è stato, invece, la ricollocazione del basolato esterno della torre,  i cui lavori sono iniziati nel 2010, grazie ad un finanziamento del 2005.

Un’altra parte dell’articolo analizza il Suo rapporto, o meglio quello della Sua Amministrazione, con Villadoro, riportando vecchi articoli sull’argomento. Giustamente, non avendo una memoria di elefante, abbiamo attinto allo storico degli articoli non trovando mai una vostra smentita o altro. Vero che il detto dice “meglio tardi che mai” e il periodo elettorale porta tutti i candidati a farsi il bagno nell’Eunoè (il fiume dantesco che fa ricordare il bene fatto) e nel Lete (il fiume che fa dimenticare le colpe e il male fatto), quindi, a distanza di quasi 10 anni, che cosa ci vuole dire su Villadoro? Anzi, con l’occasione, Le esco un altro articolo datato 30 gennaio 2010 dal titolo “Pieno il cimitero di Villadoro, protestano consiglieri con Amministrazione Comune di Nicosia”.

Con Villadoro vi è stato sempre un ottimo rapporto, tanto che nel 2012 vi fu addirittura  un pareggio dei voti tra me e l’altro candidato, divenuto sindaco. I Villadoresi sono una comunità laboriosa e con un grande senso di unità e comunità. Questo senso di comunità viene fortificato dal mantenimento e dalla difesa delle tradizioni culturali e religiose. La mia Amministrazione si è spesa molto per Villadoro, a tal proposito ricordiamo l’acquisto dei locali dell’attuale delegazione, il finanziamento, la progettazione e il consolidamento della scuola elementare e materna, tramite anche la collaborazione del Provveditorato Regionale delle OO.PP.  Con il finanziamento e il progetto relativo al miglioramento e potenziamento dell’acquedotto Nicosia-Villadoro (6 milioni di euro), per la prima volta è arrivata l’acqua corrente a Villadoro da Cacchiamo. Da parte nostra c’è stato sempre grande rispetto e attenzione per le feste, le tradizioni e le attività della nostra circoscrizione, intesa sempre come parte integrante della nostra comunità...

Ritorniamo a quel fatidico 2012. E arriviamo alla sera degli ultimi comizi. Tutta la cittadinanza sente di un aumento delle indennità della Sua Amministrazione. Ora, senza voler giocare sulle cifre realmente guadagnate (perché chi si mette in aspettativa dal lavoro guadagna una certa cifra, chi continua a lavorare guadagna di meno), cosa ci vuole dire al riguardo di un tale aumento in un periodo in cui l’Italia usciva con le ossa rotte dalla crisi del 2008, Monti parlava di spending review e, arrivando a oggi, in un momento in cui si fa pressante il tema degli stipendi ai politici?

Non c’è stato alcun aumento ma semplicemente il ritorno all’indennità dell’anno precedente in cui il comune di Nicosia sforò il patto di stabilità. Nel 2010, a causa delle spese affrontate per il consolidamento della strada di Via Marcello Capra, sforammo il patto di stabilità e vi fu una diminuzione d’ufficio, per una legge regionale, del 30% dell’indennità dell’anno in corso. L’anno dopo, non sforando il patto di stabilità, ritornammo alle normali indennità che erano uguali a quelle dell’Amministrazione  precedente, nonché al valore minimo, oltre il quale non si poteva ulteriormente ridurre.

Quella sensazione, a fine articolo, di non ricordare qualcosa, ora ci è passata e il ricordo si è fatto più vivido: manifesto che denunciava la perdita del finanziamento per il carcere di Nicosia (finanziamento che sarebbe spettato a Mistretta). Che cosa ci dice al riguardo (sempre dopo 10 anni circa, dato che non abbiamo trovato una Sua risposta)? E inoltre non saremmo onesti se facessimo cadere la colpa della chiusura del Tribunale sull’Amministrazione successiva alla Sua che forse non aveva neanche un anno  quando venne chiuso. Dicendo ciò, lungi dall’imputare tutte le colpe alla Sua amministrazione (infatti per questo la domanda), che cosa è successo? Perché quel finanziamento sul Carcere venne perso? E che cosa fece la Sua Amministrazione per salvare il Tribunale?

Durante la parte finale del mio mandato, anche per motivi elettorali vi furono notizie fuorvianti. In quella fase non ci fu nessuno scippo, perché non c’era nessun  progetto finanziato del carcere di Nicosia. Mistretta mise a disposizione del Dipartimento dell’Amministrazione Carceraria solo un’area con un progetto preliminare ma, alla fine, neanche Mistretta ebbe il finanziamento (come, purtroppo, sappiamo sia a Nicosia che a Mistretta oggi non c’è nessun tribunale e nessun carcere). Quindi non ci fu nessuno scippo perché non c’era nulla da scippare.

Per quanto concerne il tribunale, nell’Agosto del 2011, quindi piena estate e praticamente di nascosto, passa un emendamento alla legge finanziaria con una norma delega che autorizza il Governo in materia di modifica della geografia giudiziaria. Nel febbraio 2012 abbiamo organizzato uno sciopero generale e abbiamo cominciato a fare viaggi a Roma per evitare la chiusura del nostro tribunale anche perché la norma prevedeva delle deroghe  per motivi territoriali, per le condizioni viarie, nonché per il tasso di criminalità presente. Abbiamo fatto venire a Nicosia per sostenere la nostra richiesta di deroga la Commissione Regionale Antimafia, il cui presidente era Lillo Speziale . Le battaglie, soprattutto quelle in favore dei diritti e delle necessità delle comunità, si devono sostenere. Abbiamo sostenuto questa battaglia che purtroppo è andata persa ma non per colpa della Nostra Amministrazione o di quella successiva (come di nessuna Amministrazione comunale). Purtroppo avevamo un mostro potentissimo come avversario. Oggi stiamo combattendo una battaglia per la riapertura del tribunale e condivido quanto fatto dal Comitato che si è formato per questa causa. Questa battaglia nasce dal comma 4-bis dell’Art. 8 del decreto lgs 7/9/2012 n. 155 (il decreto che chiuse il nostro tribunale) che recita “In via sperimentale, il Ministro della giustizia può disporre, nell’ambito di apposite convenzioni stipulate con le regioni e le province autonome, che vengano utilizzati, per il tempo necessario, gli immobili adibiti a servizio degli uffici giudiziari periferici e delle sezioni distaccate soppressi per l’esercizio di funzioni giudiziari nelle relative sedi. Le spese di gestione e manutenzione degli immobili e di retribuzione del personale di servizio oggetto delle convenzioni sono integralmente a carico della regione”. A tal proposito abbiamo espresso apprezzamento per l’attività svolta all’ARS dall’on. Luisa Lantieri,  la quale con una legge regionale da lei proposta ha assicurato la copertura finanziaria necessaria per la stipula della convenzione tra la Regione e il Ministero della Giustizia.

Vox Populi Vox Dei, risulterebbero dagli atti di una Sua gestione, durante la Sua Amministrazione, intermittente. Mi spiego meglio: periodi di aspettativa intervallati da periodi di lavoro e Amministrazione. Che cosa ci dice al riguardo?

Io mi mettevo in aspettativa totale dalla scuola per non danneggiare i ragazzi e garantire, quindi,  la continuità didattica e rientravo quando non avevo più obbligo di andare in classe. Peraltro, l’indennità da Sindaco quando ero sotto aspettativa totale era di gran lunga inferiore al mio stipendio di insegnante. Io per 7 mesi l’anno facevo solo il sindaco riducendo il reddito mio e, quindi, della mia famiglia, e, al contempo, rispettavo i ragazzi e la continuità didattica. Nel periodo di pausa estiva, non essendoci attività a scuola e con i ragazzi, congelavo l’aspettativa ed ero a disposizione della Istituzione scolastica. L’attuale Sindaco, invece, ha fatto sia il sindaco che il medico per tutti i cinque anni, prendendo l’indennità da Sindaco, anche se ridotta in quanto lavoratore dipendente, nonché lo stipendio della sua professione.

PROGRAMMA ELETTORALE SINDACO CATANIA E LISTA CIVICA “LIBERI E UNITI – NICOSIA E VILLADORO” – ELEZIONI AMMINISTRATIVE 4-5 OTTOBRE 2020

La coalizione civica “ Liberi e Uniti – Nicosia e Villadoro -” si presenta ai cittadini per senso di responsabilità, dopo cinque anni in cui l’Amministrazione Bonelli ha determinato nel nostro territorio un forte impoverimento demografico, culturale ed economico. La popolazione della nostra città in questo momento conta meno di 13 mila abitanti residenti, con un calo di oltre 900 abitanti dal 31/12/2015 ad oggi. Se escludiamo “ La Casazza “ e le altre manifestazioni organizzate dalle Associazioni locali e dalle Scuole, nessuna iniziativa culturale di rilievo e significativa è stata promossa dal Comune. L’enorme aumento dei tributi comunali operato dall’Amministrazione uscente, nel periodo 2015-2019 ha tolto agli operatori economici e alle famiglie oltre 2 milioni e mezzo di euro in più, riducendo automaticamente la domanda interna e la liquidità per investimenti.
Diventa fondamentale , pertanto, la valorizzazione di tutte le risorse disponibili per accrescere il più possibile la capacità produttiva del nostro territorio, con lo sguardo rivolto ai mercati esterni, anche lontani grazie alle nuove tecnologie e la conversione di quelle attività che finora sono state elementi portanti dell’economia locale e che oggi, invece, devono adattarsi alle nuove esigenze. Ci riferiamo in modo particolare all’edilizia, che dopo la diffusa espansione abitativa degli anni ottanta e novanta, oggi rischia di esaurire la sua spinta verso l’artigianato edile e il suo indotto, se non si punta soprattutto sulla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, approvando in tempi brevi l’aggiornamento del PRG e i piani di recupero del centro storico.
La programmazione del PO FESR 2014-2020 ha visto la totale assenza del Comune di Nicosia nella partecipazione ai bandi della Regione Sicilia per una totale incapacità dell’Amministrazione di presentare progetti adeguati alle tantissime misure finanziate. Nell’immediato futuro il PO FESR2021-27, il Piano per il Sud, il Recovery Fund, assieme agli altri interventi dell’Europa a favore delle aree in crisi, anche a causa della pandemia da Covid-19, metteranno a disposizione del nostro Paese e dei territori meridionali una quantità ingente di risorse finanziarie che andranno intercettate con una buona programmazione e un’alta capacità di progettazione. L’Amministrazione comunale che verrà eletta il 4 e 5 ottobre prossimo dovrà fare un grande sforzo e produrre un importante lavoro per ottenere più finanziamenti possibili per il nostro territorio, per aiutare le popolazioni più bisognose, garantendo una qualità della vita dignitosa a tutti, e creare le condizioni di uno sviluppo futuro per dare speranza ai nostri giovani.
La progettazione e il finanziamento dei lotti C della Nord-Sud, per unirci alla A19 e alla SS 192, e l’ammodernamento della Nicosia-Agira, con la trasformazione da strada provinciale a strada Statale affidata all’ANAS, devono rappresentare le priorità per Nicosia e per tutto il territorio della zona nord della provincia di Enna.
La coalizione civica “ Liberi e Uniti – Nicosia e Villadoro -” si presenta, anche, per garantire ai nostri concittadini un clima di legalità e di libertà di pensiero. L’Amministrazione uscente spesso ha disatteso i principi del Bene Comune e dell’Etica Pubblica. Amministratori interdetti dai loro settori di occupazione per fatti gravi o indagati per vari reati hanno continuato a ricoprire il loro ruolo di rappresentanti della Cosa Pubblica. Va difesa, inoltre, la libertà di pensiero e la libera espressione delle idee, che sono alla base della crescita socio-economica e civica di una comunità.

Sviluppo economico
Nell’era della globalizzazione, la grande sfida che i comuni delle aree interne devono affrontare è rappresentata dai temi dello sviluppo economico e del lavoro, soprattutto per le nuove generazioni.
Se si innesca un processo virtuoso di sviluppo, a partire dalle opportunità offerte dal territorio, è possibile che si verifichi una inversione di tendenza rispetto alla attuale situazione socio-economica, che sta anche determinando il grave fenomeno dello spopolamento dei nostri territori. In questo contesto diventa fondamentale la competitività territoriale, con la creazione di aree vaste in grado di attrarre individui, risorse e progetti. Bisogna avviare un modello di gestione territoriale che intende coniugare la crescita competitiva con la sostenibilità ambientale, la valorizzazione del patrimonio storico-artistico, archeologico (sito di monte Altesina) e ambientale, a partire dalla nostra montagna e dai nostri boschi. E’ necessaria una stretta interrelazione tra l’amministrazione comunale, l’artigianato e le maestranze locali, le competenze dei nostri giovani. E’ necessario stimolare l’intraprendenza imprenditoriale, soprattutto dei giovani, i quali spesso sono dotati di elevati livelli di competenze e di un notevole bagaglio di esperienze maturato fuori dal loro ambiente di origine. Per questo bisogna sostenere tecnicamente e finanziariamente lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali.
Opere pubbliche prioritarie da realizzare sono il depuratore di Mammafiglia e la bonifica della discarica, utilizzando le somme della fideiussione sottoscritta dalla ex società di gestione.

ASSP e Agricoltura
Vista la inutilità dell’Azienda Speciale Silvo Pastorale, si propone lo scioglimento della stessa e la gestione e valorizzazione del patrimonio terriero e boschivo direttamente da parte del Comune, attraverso anche la implementazione del Museo della Montagna. Il Comune, inoltre, deve supportare l’agricoltura locale , anche attraverso la collaborazione di centri di ricerca e università, al fine della valorizzazione e della promozione dei prodotti, che devono trovare mercati sempre più ampi.

Politiche sociali
La grave crisi economica che ha investito il nostro Paese e il Sud in particolare, anche a seguito delle conseguenze e restrizioni legate al diffondersi della pandemia da covid 19, ha creato una grave situazione nel settore dell’occupazione e una vera emergenza sociale. L’aumento della disoccupazione e dei casi di povertà ha alimentato pure il fenomeno dell’emigrazione di giovani e famiglie e il conseguente calo della popolazione residente e presente. Un comune, pur non avendo strumenti e competenze adeguate per contrastare efficacemente questo fenomeno, ha in ogni caso il dovere di far diventare le politiche sociali a sostegno dei più deboli e dei più bisognosi come la questione principale a cui dedicare risorse e impegno con trasparenza e utilizzando metodi improntati alla legalità e al rispetto della dignità umana.
Bisogna destinare più risorse possibili, utilizzando soprattutto quelle assegnate dalla Regione e dallo Stato, per far fronte al contrasto alla povertà e al disagio, superando logiche assistenzialistiche e clientelari e chiedendo la collaborazione delle associazioni di volontariato, quali Caritas, Protezione civile e Croce rossa.
Diventa prioritario un progetto per l’abbattimento delle barriere architettoniche lungo le vie del centro storico, da realizzarsi con cantieri comunali.
E’ necessaria la realizzazione dell’ampliamento del cimitero sull’area di proprietà del Comune.

Politiche dello Sport
Lo sport rappresenta un’attività fondamentale per una comunità, non solo per la funzione sociale ed educativa che svolge, ma perché spesso diventa uno strumento a sostegno dell’economia locale. Bisogna potenziare e migliorare le strutture sportive esistenti, a partire dall’impianto Stefano La Motta, la cui gestione deve essere trasparente e tendente ad aumentare la pratica sportiva di tutti i giovani, anche con sostegni finanziari programmati da parte del Comune.
Va valorizzato l’impianto sportivo di contrada Fiumetto, anche con la organizzazione di giochi studenteschi locali e intercomunali.
Bisogna favorire l’attività sportiva walking, migliorando e rendendo sicure le zone frequentate ogni giorno da molti cittadini, che attraverso la scoperta di questa attività vanno alla ricerca di un loro benessere fisico.

P.R.G. e recupero del centro storico
Nonostante il Comune negli ultimi anni abbia speso per incarichi oltre 200 mila euro, non si è ancora aggiornato il P.R.G.( oggi PUG, piano urbano generale a seguito della l.r. 13/08/2020, n.19), i cui vincoli sono scaduti da quattro anni. Oltre all’aggiornamento del PUG, vanno subito redatti i PPA (piani particolareggiati attuativi) per il recupero del centro storico e del suo patrimonio edilizio, oggi molto degradato e fatiscente in diversi quartieri ( Castello, area collocata tra ex carcere e Viale Vittorio Veneto, Santissimo Salvatore, ecc.). Considerato che la nuova norma urbanistica impone un consumo di suolo zero, gli interventi nel centro storico potrebbero favorire la nascita di nuove abitazioni per giovani coppie a costi molto contenuti, grazie anche agli incentivi del110% sul costo degli interventi previsti dalla norma nazionale sull’ecobonus e alle agevolazioni del Comune. I PPA e gli incentivi potrebbero attrarre investimenti da parte di coloro, anche stranieri, che amano vivere la bellezza e la quiete delle nostre vie antiche.

Ufficio di progettazione
Diventa fondamentale creare un Ufficio di progettazione che deve occuparsi di tutte le opportunità di finanziamento e della relativa progettazione, anche in vista dei fondi del Piano per il Sud, di quelli assegnati dall’UE all’Italia perché colpita dalla emergenza sanitaria e in prospettiva della prossima programmazione PO FESR 2021-2027, vista la quasi totale mancanza di finanziamenti ottenuti con la programmazione PO FESR 2014-2020. E’ importante l’appartenenza al GAL delle Madonie, ma occorre utilizzare al meglio la consulenza e la competenza dell’Agenzia SOSVIMA, per la cui adesione il Comune affronta un costo annuo considerevole.

Tributi locali
E’ necessario abbassare le tasse comunali, in considerazione che il diffondersi dell’epidemia da Covid-19 e i necessari provvedimenti restrittivi adottati per salvaguardare la salute dei cittadini italiani sta provocando una drammatica crisi economica e sociale sull’ intero territorio nazionale ed in particolare nelle aree interne del meridione e della Sicilia, con un calo del PIL complessivo nei primi sei mesi dell’anno del 15%.
Anche per questo anno l’Amministrazione uscente ha mantenuto quasi lo stesso aumento dell’IMU e TASI praticato a partire dal 2015, che ha fatto introitare fino al 2020 nelle casse comunali un maggiore gettito complessivo di oltre 2,5 milioni di euro, sottratti alle imprese, alle famiglie e all’economia nicosiana e villadorese.
A partire dal 2021 è necessario adottare le seguenti aliquote della NUOVA IMU, la quale è stata riscritta dalla legge di bilancio dello Stato 2020 e unifica la vecchia IMU e la TASI:
1) Fabbricati rurali ad uso strumentale: aliquota zero;
2) Fabbricati costruiti dalle imprese destinati alla vendita e non locati
( immobili merce ): aliquota zero;
3) Immobili ad uso produttivo ( gruppo catastale D ): aliquota minima imposta dallo stato ( 0,76%);
4) Case di lusso ( A1, A8, A9 ): aliquota minima imposta dalla Stato (0,50%);
5) Altri immobili diversi dall’abitazione principale e dalle categorie precedenti:
Aliquota, applicata a Nicosia fino al 2014, (0,70%).
La TARI, invece, va ridotta in modo proporzionale all’incremento della raccolta differenziata, anche grazie ad una diversa organizzazione del servizio dei rifiuti che vede la separazione della raccolta rifiuti dallo spazzamento e dal taglio delle erbacce.
E’ necessario fare una battaglia nell’ambito dell’ATO idrico per la riduzione del costo dell’acqua nei comuni della provincia di Enna, dove è tra i più alti dell’intero Paese.

Nord-Sud e S.P. Nicosia Agira
Relativamente alla strada Nord-Sud, in considerazione che nei lotti B verso Mistretta i lavori stanno proseguendo e il lotto B4b è in attività da circa due mesi, il Comune, invece, in attesa del nuovo progetto dei lotti C che l’ANAS ha commissionato qualche mese addietro e che va valutato tenendo presente la salvaguardia della dignità delle nostre popolazioni, deve organizzare un movimento locale e territoriale per chiedere:

1) Al Governo Regionale la revoca di quanto riportato a pag. 7 e a pag. 48 della proposta di APQ Rafforzato, allegato alla delibera di Giunta Regionale n.160 del 04/04/2017, relativamente al declassamento dei lotti C1, C2, C3 della Strada Nord-Sud SS 117 e che si intervenga sul tratto da Nicosia sud alla A19 Mulinello e fino alla S.S.192/SP4, non con una manutenzione straordinaria diffusa, ma con una variante generalizzata di “corridoio” come previsto dal progetto esistente.

2) Al Governo Nazionale e all’ANAS il riconoscimento dell’intera tratta della Strada Nord-Sud, compresi i lotti C1, C2, C3, di infrastruttura strategica di interesse nazionale e l’inserimento, in accordo con la Regione, nel prossimo A.P.Q. per le infrastrutture stradali siciliane dei lotti C1, C2, C3, al fine della realizzazione, del potenziamento e dell’adeguamento di un’importante strada trasversale di connessione dei principali centri turistici costieri con le zone interne.

3) Il rifinanziamento del lotto C1a e la realizzazione del progetto definitivo approvato, appaltabile e redatto dalla società RPA s.r.l. di Perugia tra la fine del 2013 e il giugno del 2014, il cui importo delle opere era di 293.799.292,63, compatibile col finanziamento assegnato di 399 milioni (delibera CIPE Agosto 2011).

Per quanto riguarda la S.P. Nicosia Agira va richiesto il passaggio di competenza dalla Provincia all’ANAS, affinché diventi una strada statale in continuità con la S.S. 121 Agira – Regalbuto – Paternò.

Programma per la frazione di Villadoro

1. Progettazione e realizzazione di un centro polifunzionale da adibire a palestra, teatro e luogo di aggregazione per i Villadoresi. Punto di raccolta in caso di emergenze e/o catastrofi naturali. 2. Realizzazione di un piano di sicurezza e di evacuazione adeguato, in caso di emergenze e/o catastrofi naturali. 3. Acquisto locale da adibire a magazzino e garage per il ricovero di mezzi e attrezzi della frazione Villadorese. 4. Potenziamento dei mezzi e delle attrezzature a disposizione degli operai della frazione di Villadoro, in particolare riferimento al ripristino dell’autocarro “gasolone”, già acquistato per uso esclusivo nella frazione. 5. Ripristino e/o miglioramento delle strade rurali del territorio Villadorese, con lo scopo di facilitare la percorribilità e la viabilità, in particolare per gli imprenditori agricoli locali e non. 6. Realizzazione di una zona wi-fi gratuita, per usufruire del servizio “Wi-Fi Free Zone” presso la piazza Carlo Alberto di Villadoro. 7. Ammodernamento interattivo degli uffici della Delegazione Comunale della frazione di Villadoro attraverso l’impiego e l’uso del servizio informatico intranet fra i diversi uffici afferenti la frazione e il comune. 8. Riqualificazione del centro urbano della frazione e del borgo Milletarì, attraverso interventi di miglioramento e decoro. 9. Ripristino in sicurezza del parco giochi di Largo San Giovanni e potenziamento ed incremento delle attrazioni ivi presenti. 10.Progettazione e realizzazione dell’ampliamento del cimitero di Villadoro. 11.Progettazione e installazione di pannelli fotovoltaici presso gli edifici comunali per garantire un maggiore risparmio energetico, per un maggiore sviluppo eco-sostenibile e per ridurre l’impatto ambientale. 12.Massima disponibilità e collaborazione sia logistica che economica con le associazioni culturali, sportive e ricreative presenti e operanti nella frazione di Villadoro, per una migliore ed efficacie sinergia nell’organizzazione di feste, eventi e momenti culturali, sportivi e ricreativi. 13. Funzionamento del centro di accoglienza e promozione turistica del suggestivo borgo di Milletarì, per il rilancio del turismo rurale collegato anche alla Riserva Naturale Orientata del Monte Altesina, crocevia nella Sicilia centrale.