Nel primo semestre assunzioni -42%, a giugno persi 818 mila posti

ROMA (ITALPRESS) – Nel primo semestre, secondo i dati dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps, le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati sono state 2.302.000. Rispetto allo stesso periodo del 2019 la contrazione è stata molto forte (-42%) per effetto dell’emergenza legata alla pandemia Covid-19 e delle conseguenti restrizioni, nonchè della più generale caduta della produzione e dei consumi. Il calo ha riguardato tutte le tipologie contrattuali, risultando però particolarmente accentuato per le assunzioni con contratti di lavoro a termine. Le cessazioni nel complesso sono state 2.381.000, in forte diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-23%). Tale diminuzione è stata particolarmente accentuata per i contratti a tempo indeterminato nel quadrimestre marzo-giugno (-44%) per effetto anche dell’introduzione del divieto di licenziamento per ragioni economiche. Il saldo annualizzato, vale a dire la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni, in progressiva flessione già nel corso della seconda metà del 2019, è divenuto negativo a febbraio (-28.000) ed è peggiorato a causa della caduta dell’attività produttiva conseguente all’emergenza sanitaria, soprattutto a marzo (-280.000) e ad aprile (-617.000). Successivamente è continuata la dinamica negativa ma con un ritmo in progressivo rallentamento (-745.000 a maggio e -818.000 a giugno). A giugno rimane ancora significativamente positivo, pur continuando a ridursi, il saldo annualizzato dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (+232.000) e dell’apprendistato (+23.000).
(ITALPRESS).