Coronavirus, il 38% dei professionisti ha chiesto i bonus

ROMA (ITALPRESS) – Negli ultimi anni le Casse di Previdenza hanno dovuto far fronte alla crisi che ha colpito di liberi professionisti e che la pandemia Covid 19 ha aggravato. Lo hanno fatto dando vita, come sottolinea la Vice presidente AdEPP – Associazione degli enti previdenziali privati – e responsabile del Welfare Tiziana Stallone “ad un welfare integrato che pur rimanendo ritagliato in maniera sartoriale sulle platee delle singole Casse che differiscono per demografia e genere, si muove su direzioni comuni”. AdEPP ha presentato oggi il primo rapporto Welfare che, spiega Tiziana Stallone, nasce dalla necessità di un confronto del sistema Casse sulla vorticosa e rapida trasformazione del nostro welfare da puramente assistenziale a proattivo e dinamico per il sostegno ai redditi e alla professione in seguito ai mutamenti del mercato del lavoro”.
Il Covid-19 ha comportato un’accelerazione dirompente che ha agito in termini negativi su una crisi economica e sociale già in atto. Le Casse in questi frangenti non solo continueranno a garantire l’assistenza puntuale nelle situazioni di disagio e di bisogno, personali e familiari, ma assicureranno anche un’assistenza mirata sulla capacità lavorativa del professionista. Le azioni di welfare attivo che emergono dal Rapporto vanno dal sostegno economico per rimettersi in carreggiata dopo un momento critico, fino all’assistenza strategica mirata alla pianificazione della carriera: studio, formazione, acquisizione di competenze specialistiche e momenti di passaggio lavorativo come in caso di cambio di attività, disoccupazione e altro.
Scorrendo il Rapporto emerge chiaramente come si è sviluppato il welfare delle Casse di previdenza. Sin dai primi di marzo, hanno attivato e implementato misure di welfare “ad hoc” non solo anticipando e gestendo l’indennità statale pari a 600 euro mensili – per il mese di marzo e Aprile, e 1.000 euro per il mese di maggio -, ma concedendo ulteriori bonus cumulabili con l’indennizzo pubblico, finanziamenti a tasso zero, contributi per i canoni di locazione dello studio professionale e per l’acquisto di beni strumentali, agevolazioni per il credito anche mediante la stipula di nuove convenzioni con banche e assicurazioni. Hanno inoltre erogato indennità a seguito di ricovero e per quarantena (obbligatoria e/o fiduciaria), rimborsi post-ricovero, contributi per la diagnostica (tamponi, test sierologici), consulenza telefonica o di video-consulto medico specialistico, nonchè polizze sanitarie gratuite per indennizzi in caso di infezione da Covid-19. Il 38% dei professionisti ha chiesto i bonus.
“Tanto ancora deve essere fatto – afferma Tiziana Stallone – a fronte di una nostra maggiore autonomia che mai come oggi è necessaria per la ripresa post pandemia da Covid 19”.
Le Casse continueranno a monitorare nei prossimi mesi quali mutamenti si verificheranno nel mercato del lavoro anche in termini di nuove possibilità e opportunità, individuando i nuovi campi di applicazione del lavoro professionale.
Dopo il “Welfare della crisi” il cammino prevede un’altra tappa ossia la costruzione del “Welfare del sostegno alla ripresa” “Come Sistema Casse abbiamo abbracciato la nuova e più moderna forma di assistenza attiva attraverso il potenziamento di un Welfare preventivo lo stato di bisogno, attivo nei momenti dei cali dei redditi, di sostegno alla professione e al lavoro. Un Welfare che interviene nei momenti di transizione professionale, per aiutare ad accrescere la propria professionalità’ che non può’ dimenticare i pensionati attivi per tenere fede al patto generazionale invertito. Potremo farlo insieme – conclude Tiziana Stallone – riattivando costantemente il dialogo con le nostre platee e con il sistema politico-istituzionale a cui rivolgere le richieste e le necessità delle categorie che rappresentiamo”.
(ITALPRESS).