Leonforte oggi si sveglia con un grido di protesta ai plessi Verga e Dante

Leonforte oggi si sveglia con un grido di protesta.

Così su Facebook scrive una mamma.
“Noi genitori della scuola media di Leonforte da oggi non manderemo i nostri figli a scuola fino a quando non avremo risposte concrete da parte dell’USR a cui abbiamo indirizzato una diffida. È ormai da lungo tempo che lamentiamo la gestione autoritaria della dirigente, chiedendo l’intervento degli organi competenti ma la nostra è stata una “voce che grida nel deserto”.
Quindi a mali estremi estremi rimedi!!!
Non volevamo arrivare a tanto perché per noi la scuola ha un ruolo fondamentale nella crescita dei nostri figli, però vogliamo che entrino a scuola e trovino un clima sereno, quello che da un anno a questa parte non hanno.
I genitori fino adesso abbiamo cercato di essere comprensivi e non pretendere miracoli perché capiamo che la scuola sta vivendo una situazione completamente nuova che deve affrontare un’emergenza particolare e non facile da gestire. Ma pensiamo che quando c’è una stretta collaborazione con la famiglia e un pò di buon senso tutte le situazioni di disagio che possono venirsi a creare si superano insieme.
Ma tutto questo non è avvenuto alla scuola media di Leonforte che a parte i banchi che mancano, perché la dirigente li ha fatti buttare prima che arrivassero quelli nuovi, a parte le sedie che mancano, a parte le mascherine che non vengono distribuite, a parte tante altre cose… Quello che i genitori lamentiamo è l’incapacità della dirigente a relazionarsi con noi GENITORI CHE CHIEDIAMO! abbiamo pur il diritto di chiedere spiegazioni? Abbiamo pur il diritto di apprendere attraverso canali ufficiali l’avvio dell’anno scolastico? Abbiamo pur il diritto di poter accedere in segreteria? Abbiamo pur il diritto di inviare una mail o una PEC alla scuola senza che ci ritorni indietro? Abbiamo pur il diritto di parlare con la dirigente o chi per lei senza dover attendere dietro la porta per ore anche quando abbiamo preso un appuntamento? Abbiamo pur diritto di chiedere perché a nostro figlio portatore di handicap non è stato assegnato l’insegnante di sostegno, senza sentirci dire che “avere l’insegnante di sostegno è un lusso”?
Per noi la scuola non è un parcheggio
Al contrario è il luogo dove nascono legami. Delusioni. Amori. Amicizie. Ingiustizie. La scuola è vita, è crescita, è esperienza.
Non chiediamo la luna ma dialogo!!!”.

Stamattina al plesso Verga non è entrato nessuno studente del primo turno mentre al plesso Dante sono entrati solamente tre ragazzi. La mamma del bambino disabile continua la sua personale battaglia, pronta a dimostrare la veridicità di quanto affermato con documenti puntualmente prodotti e a lei hanno dato sostegno e promesso testimonianza, in caso di confronto con chi ha messo in dubbio le sue parole, i genitori che hanno assistito al dialogo fra lei e la D.S. il primo giorno di scuola. Tutto quello che è stato riportato nell’articolo sopra scritto e nei precedenti è perfettamente sovrapponibile a dichiarazioni, atipiche comunicazioni affisse sul portone principale dell’ingresso di entrambi i plessi e le parole degli studenti e dei loro genitori.

Gabriella Grasso


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