Valguarnera: vittoria indiscutibile per Francesca Draià, netto insuccesso per Carlo Biuso

Valguarnera. Una vittoria quella di Francesca Draià, netta, schiacciante e senza attenuanti. Settecentoventitre voti di differenza rispetto al suo competitore Carlo Biuso non lasciano spazio a tante discussioni. Mai in passato, da quando il sindaco viene eletto dal popolo, si era vista una affermazione così evidente. La Draià, riconfermata per il 2^ mandato, ha conquistato 2666 preferenze su 4609 voti validi, pari al 57,84%, una differenza in termini percentuali di quasi il 16% (42,16%) rispetto al suo avversario. A darle supporto, nel prosieguo della sua attività, due dei quattro assessori nominati, l’ex sindaco Piero Nocilla ed Andrea Scoto. In effetti qualcosa negli ultimi giorni di campagna elettorale era emersa, ma non con queste simili proporzioni. Si pensava che il divario tra le due liste fosse alla fine sull’ordine dei 100- 150 voti, non di più, ma non così vasto. Nella lista della Draià si è registrato infatti un plenum sia in termini di consenso personale che di lista, basta vedere che alcuni suoi consiglieri in primis Filippa D’Angelo, ha sfiorato le 800 preferenze, così come hanno ottenuto numeri importanti l’assessore uscente Sara Pecora (491) Antonio Draià (478) Enrico Scozzarella (428) Carmelo Auzzino (410). Ma un dato particolarmente che fa effetto, parlando dei consiglieri, è stata la netta affermazione personale della D’Angelo che da sola, in termini di voti, avrebbe potuto formare un partito della prima repubblica. Quali sarebbero i punti di forza dell’affermazione dell’intera coalizione? Il primo, ed è del tutto evidente e chiaro, che per la stragrande maggioranza della gente Francesca Draià abbia governato bene; il secondo, che l’altra lista alternativa non era pienamente gradita dalla maggioranza degli elettori e che la conduzione della campagna elettorale e l’azione politica del candidato sindaco Carlo Biuso, persona perbene e ottimo professionista, non era forse l’alternativa politica e amministrativa valida per contrastarle il passo; il terzo sta nel gioco delle parole e in quella famosa frase “ tutti contro Francesca”, gridata a regola d’arte come un mantra dal sindaco uscente durante la campagna elettorale e che probabilmente ha convinto maggiormente gli elettori. Quei “tutti contro”, ribadito più volte nei comizi dalla Draià, indicava una coalizione avversa che aveva messo in campo una macchina bellica che annoverava personaggi politici eterogenei tra loro per storia politica e personale, ex assessori ed ex consiglieri che fino a qualche mese prima avevano sostenuta convintamente l’azione del sindaco. Il quarto punto, potrebbe essere stata la mancanza di una terza lista alternativa indipendente e con forze fresche, che potesse demarcare vistosamente una linea di discontinuità politica con i contendenti principali. Secondo i supporters della lista Biuso questo successo così vistoso è però frutto di tanti altri fattori, tra i quali l’emergenza Covid e il bisogno di tanta gente in difficoltà che ha consentito al sindaco uscente di elargire sussidi e buoni pasto, previsti dalle legge, che possano aver contribuito a favorirlo, come avvenuto in altre località ove recentemente ha avuto luogo il voto. Una emergenza quella del Covid, in mano principalmente ai sindaci, che negli ultimi mesi ha fatto discutere non solo a Valguarnera. Tuttavia queste rimangono però solo supposizioni ed attenuanti, la controprova non esiste. Per finire, certo è che la sindaca Draià riconfermata e quindi con una esperienza maggiore, avrà l’arduo compito di mantenere tutte le promesse proferite in campagna elettorale nonché portare a compimento il vasto programma. L’auspicio è che “governi e non divida” e che contribuisca a creare sopratutto in consiglio comunale, nel rispetto dei ruoli, quell’armonia e quel rispetto reciproco, mai esistito nella precedente legislatura.
Per quanto riguarda invece la coalizione concorrente quella del candidato sindaco Carlo Biuso, ribadiamo che è stato uno scottante insuccesso. I suffragi ottenuti sono stati: 1943 voti (42,16%), la lista 1974 (43,41). Ha tuttavia ricevuto per il consiglio comunale ottimi consensi personali. Tra questi spiccano le preferenze di Nino Castoro (463), Angelo Bruno (402) e Filippa Greco (389) che saranno assieme a Carlo Biuso, i quattro consiglieri di opposizione. Ma ciò non basta, perché quel che brucia è la pesante e cocente sconfitta elettorale. Troppi e tanti 743 voti di divario, tra le due liste contendenti. Cerchiamo di dare quella che è in estrema sintesi, la nostra opinione. In politica, quasi mai due più due fanno quattro. Come abbiamo accennato prima, mettere alla testa del movimento personaggi politici del passato molto eterogenei tra loro e spesse volte avversari, a nostro avviso non ha pagato. Come, a nostro avviso, non ha pagato candidare in consiglio persone sino ad un mese fa sui banchi avversi. Infine, quel “tutti contro Francesca”, in senso metaforico, per la Draià e la sua troupe ha costituito un passaggio smarcante, sul quale ha contribuito ad edificare parte della sua campagna elettorale.

Rino Caltagirone