Tutti negativi i tamponi Boccone del povero – dieci i positivi a Calascibetta, quasi tutti giovani

Calascibetta. Si temeva il peggio, ma fortunatamente i tamponi effettuati, agli ospiti, ai sacerdoti e alle suore della casa di riposo “Boccone del Povero”, sono risultati negativi. L’intervento dei sanitari è stato necessario perché una delle dipendenti della struttura, sita in via Monastero e che ospita diversi anziani, era stata a contatto con un giovane risultato positivo al Covid-19. La dipendente era risultata asintomatica, nessuna conseguenza invece per chi si trova all’interno della struttura, che, durante i mesi di marzo, aprile e maggio scorsi, aveva gestito in maniera eccellente la prima fase l’emergenza covid. E’ stato lo stesso arciprete, don Giuseppe Di Rocco, a comunicare, la negatività di tutti i tamponi effettuati all’interno della Casa di riposo. Intanto, anche a Calascibetta l’indice di paura tra i cittadini è alto. Il covid preoccupa per la sua rapida diffusione. I casi aumentano ogni giorno e sono quasi tutti giovani. Ieri hanno toccato quota dieci, segnalati dal sindaco Piero Capizzi. “Sono tutti cittadini xibetani di giovane età, per lo più privi di sintomi o comunque asintomatici”, e il primo cittadino aggiungendo: ”Stante l’ampliarsi della platea dei soggetti coinvolti, si rinnova la raccomandazione ad osservare rigorosamente le disposizioni vigenti in materia di contenimento covid”. Una esortazione necessaria, perché in queste ultime settimane diversi giovani – si apprende da indiscrezioni – avrebbero sottovalutato il pericolo che comporta il virus. Questo ha fatto si che soprattutto ventenni e trentenni sono corsi, anche privatamente, a farsi i tamponi. Anche dal punto di vista economico, la paura inizia a serpeggiare. Francesco Giunta, che gestisce il “Bar del Centro”, spiega: “gli xibetani preferiscono rimanere a casa, lo dimostra il fatto che alle ore 20 piazza Umberto I, cuore del paese, è quasi vuota. E per le attività economiche del paese è certamente un dramma”. Insomma, l’impressione è quella che si stia ritornando ai tempi della prima ondata, quando il “vuoto” lungo le strade angosciava tutti. E da domani inizia un semi lockdown: alle 18 chiuderanno bar, ristoranti (aperti anche la domenica), palestre e piscine. Ritorna anche la didattica a distanza per le superiori. Insomma, l’Italia sembra essere ripiombata nell’incubo, perchè la nostra pazza estate ha contribuito a queste dolenti nuove misure da parte del Governo Conte.
Francesco Librizzi