Il calcio dilettantistico siciliano si ferma sino al 23 novembre

I campionati di calcio dilettantistici chiudono per cui il campionato di eccellenza così come i campionati di promozione, prima e seconda categoria sono stati bloccati, almeno sino al 23 novembre. Un duro colpo per tutti, si rischia di vedere scomparire molte società siciliane. L’Enna, dopo il pareggio (2-2) con il Ragusa, sta valutando con grande attenzione cosa fare in attesa di risposte certe ed è probabile che nel corso della settimana la dirigenza decida di sciogliere la squadra in attesa di conoscere le decisioni del Comitato regionale Siculo ma anche della Federcalcio nazionale. Sino a domani tutta la squadra si riunirà al Gaeta per un allenamento programmato dall’allenatore Seby Catania, poi i giocatori conosceranno le decisioni della società che sicuramente, al momento, sono quelle di sospendere l’attività in attesa di conoscere il futuro del calcio siciliano. La gara con il Ragusa è stata ricca di luce (i due gol realizzate in recupero sull’avversario, le occasioni mancate) ed anche di ombre nonostante la squadra gialloverde abbia operato una certa supremazia sia territoriale, sia sul piano del gioco, solo che le conclusioni sono state sbagliate. Oggi l’Enna avrebbe dovuto disputare la gara di ritorno di Coppa Italia con l’Acicatena. La gara di andata si era conclusa sull’1-1. La sospensione dei campionati a livello regionale e nazionale non consentono il proseguimento dell’attività per cui ci sarà sicuramente il rompete le righe ed i giocatori saranno lasciati liberi con l’impegno di essere richiamati nel caso in cui i campionati riprendano l’attività, ci saranno sicuramente delle difficoltà per chi non ha una sua residenza dove poter aspettare la chiamata da parte della società. Brutto momento per lo sport dilettantistico, si rischia il crollo totale e soprattutto si rende la vita difficile a giocatori e tecnici.