Ridateci la medicina scolastica

Ridateci la medicina scolastica
di Massimo Greco

Nonostante l’impennata dei contagi, e la didattica a distanza imposta da alcune regioni, il governo sembra tenere duro sulla chiusura delle scuole. E’ però probabile che in queste ore stia maturando l’idea di differenziare i diversi livelli didattici, mantenendo la presenza solo per la scuola dell’obbligo, anche nella considerazione, scientificamente suffragata, che i bambini sotto i 10 anni esposti al rischio di infezione sviluppino il Covid 19 con minore probabilità rispetto agli adulti e agli anziani. A questo punto la “patata bollente” rimane nelle mani della “comunità educante”, ovvero l’insieme degli attori coinvolti nel processo educativo dentro e fuori la scuola e quindi famiglia e insegnanti. Questi due attori sono infatti chiamati, anche attraverso il sottoscritto patto di corresponsabilità, a vigilare più che mai sullo stato di salute dei bambini prima di farli uscire da casa, e la scuola, da parte sua, ad osservare le avvertenze previste dai protocolli ministeriali a partire dalla misurazione quotidiana della temperatura. In questo mosaico manca però un tassello importante: il referente medico per le attività scolastiche previsto nel Piano scuola 2020-2021. Nè è pensabile sostituire questa figura con il neo referente per la vigilanza sull’andamento del contagio individuato dal Preside tra gli insegnanti. Se l’evoluzione del sistema socio-sanitario ha più volte messo in evidenza la necessità di una figura sanitaria, adeguatamente formata, di riferimento nell’ambito della scuola, figurariamoci in tempo di pandemìa. Il medico scolastico avrebbe il compito di insegnare le elementari norme igieniche, alimentari e comportamentali costituendo una figura “amica” alla quale fare riferimento in prima istanza per ogni necessità, in supporto ed in collaborazione con le altre figure mediche del territorio ed affiancato ad altre professionalità sanitarie per l’attività di screening a favore degli studenti per svariate condizioni patologiche, prevenendo e riducendo l’insorgenza di condizioni dannose per la salute. In realtà la rete della medicina scolastica era esistente dal 1961 ed è stata alienata negli anni Ottanta, adesso è arrivato il momento di riesumarla.