Provincia di Enna: scuole chiuse fino al 3 dicembre… parola di Sindaci!

Scuole chiuse fino al 3 dicembre… parola di Sindaci!

di Massimo Greco

 

Sulla chiusura delle scuole il dibattito rimane aperto e rovente, miscelando variabili politiche, scientifiche, sanitarie, culturali ed economiche. La scuola rappresenta infatti un organo vitale per la tenuta del sistema paese ed è questo il motivo principale che cementa la convinzione della Ministra Azzolina, che così tuona: “la scuola dovrà essere l’ultima delle istituzioni a chiudere”.   E’ vero, c’è un mondo che gira attorno la scuola ed è superfluo ricordarlo, tuttavia l’incremento dei contagi preoccupa non poco gli attori istituzionali che rappresentano gli enti esponenziali delle rispettive comunità: i Sindaci. Al di là delle specifiche funzioni in materia di igiene e sanità che possono essere esercitate mediante ordinanze contingibili ed urgenti, i Sindaci sono i parafulmini, nel bene e nel male, di tutto ciò che si verifica nel rispettivo territorio, figuriamoci oggi in cui i territori da questi governati sono preda di pandemia. Ora, se in tutta Italia si registrano singole iniziative volte alla chiusura delle scuole in presenza di accertati casi di Covid tra gli alunni/operatori delle scuole (il Sindaco di Palermo le ha chiuse con decorrenza 16 novembre), è nella nostra provincia che si registra una non comune coralità politica ed istituzionale. I venti comuni della provincia di Enna, con l’aggiunta del comune di Capizzi che gravita sul distretto sanitario di Nicosia, ritengono di non potere più attendere l’auspicato intervento dei superiori livelli istituzionali (stato e regione) per disporre la chiusura delle scuole, almeno fino a quando non si abbasserà la curva del contagio. E lo hanno messo nero su bianco su un documento congiunto trasmesso ieri all’ASP, ai Prefetti di Enna e Messina e al Presidente della Regione nella veste anche di Commissario per l’emergenza Covid. Sottolinenando l’urgenza e la necessità della chiusura delle scuole di ogni ordine e grado fino al 3 dicembre, i Sindaci chiedono quindi all’ASP di valutare “l’utilità e l’improrogabilità di tale azione…”, riservandosi comunque l’adozione “a breve” delle citate ordinanze contingibili ed urgenti. In sostanza, i Sindaci hanno già deciso la chiusura delle scuole ma preferiscono che siano ASP e Regione a farlo, anche per evitare frammentazione e probabili contenziosi. La posizione della regione sembra però essere in linea con quella ministeriale di non consentire chiusure estemporanee se non per documentate ragioni sanitarie.

Ora, in una fase storica, come quella che stiamo vivendo, in cui il numero dei nuovi contagi da Covid raggiunge una quota mai toccata prima d’ora in Sicilia (1.692 nuovi casi tra ieri e oggi) e dove è richiesta la massima collaborazione fra i diversi livelli istituzionali che compongono lo stato, registriamo con preoccupazione e sconcerto il tutti contro tutti!