Enna, si dimette l’Assessore Santangelo al suo posto Paolo Gloria. Intanto, opposizioni non votano rendiconto 2019

Enna. Questa mattina il dott. Carlo Santangelo ha presentato le sue dimissioni dalla carica di Assessore, in considerazione dell’estrema gravità della situazione epidemiologica che ha reso ancora più impegnativo il suo lavoro, già oberato da importanti carichi di lavoro legati alla professione di oncologo. Il Sindaco di Enna, nel ringraziare il dott. Santangelo per il contributo dato seppur per un breve periodo, ha preso atto della sua decisione ed ha provveduto a nominare quale Assessore Paolo Gloria, già vicepresidente del Consiglio Comunale nella scorsa consiliatura. Al neo assessore sono state conferite le medesime deleghe precedentemente detenute dal dott. Santangelo: Personale; Cantieri di servizio; Reddito di cittadinanza; Servizi anagrafici e demografici; Reti informatiche civiche; Ricerca e innovazione; Trasparenza e semplificazione; Salute e igiene, Pergusa.

Nel Consiglio comunale di ieri i gruppi consiliari di opposizione si sono trovati ad affrontare il dibattito sul rendiconto 2019 con un unico interlocutore: il dott. Lipari, che ha risposto nel ruolo di dirigente, di assessore e financo di consigliere di maggioranza visto l’allarmante silenzio di quest’ultima.
“Avremmo auspicato – dice la minoranza – che la maggioranza rispondesse e si confrontasse sul documento di rendicontazione e sulle criticità da noi sollevate e certificate dai revisori dei conti.
Ci saremmo aspettati che l’amministrazione avesse preso contezza delle forti criticità al rendiconto 2019, che se non superate produrranno effetti devastanti sui futuri esercizi.
La minoranza ha inoltre sollevato forti critiche sull’incapacità dell’Amministrazione di riscossione, ferma al 60%, con un continuo accantonamento di somme.
Il fondo crediti di dubbia esigibilità che passa da € 6.500.000 a € 10.000.000 mostra palesemente questa incapacità. Sono somme che se non vincolate potrebbero essere spese per servizi aggiuntivi alla comunità. Invece il 50 % della comunità paga anche per la restante parte, non gode di servizi aggiuntivi e risulta quindi doppiamente penalizzata.
Un dato preoccupante, a cui l’Amministrazione non ha dato risposta, è quello dei debiti fuori bilancio, con anche in questo caso oltre €5.000.000 accantonati.
Dai documenti si evince che i debiti fuori bilancio sono decuplicati nell’ultimo biennio e che di questi l’80% deriva da sentenze passate in giudicato e in cui il Comune si è trovato a soccombere e a pagare. Sono contenziosi che non hanno una quantificazione certa mancando una banca dati sul contenzioso. Se non si ha certezza del valore di ogni singola causa, se non si conosce il valore del giudizio e se non si valuta la % di rischio di soccombenza, è probabile restituire un dato falsato nei bilanci.
Ulteriore fattore che mostra oltre all’inefficace azione dell’Amministrazione, l’evidente sofferenza di un servizio essenziale quello dell’avvocatura che è impossibilitata a svolgere un ruolo di regia sugli altri servizi che continuano a maturare contenziosi in autonomia. Ma vi è di più! L’ultima perla dell’Amministrazione è quella di portare in Consiglio comunale anche un debito fuori bilancio sprovvisto del necessario parere dei revisori contabili. Tutte le criticità sollevate – conclude la minoranza – non hanno trovato risposta e hanno portato ad un inevitabile voto contrario”.