Enna. Progetto 360, ragazzi ennesi alla prova del Covid-19

Fraternità e associazionismo alla prova delle restrizioni anti Covid. Cento ragazzi del gruppo giovanile “Progetto 360” di Enna non si lasciano scoraggiare dal distanziamento sociale e varano il loro direttivo, il nuovo anno di attività e danno il via ai lavori delle Commissioni con creatività e strumenti digitali. E tutti presenti (anche i fuorisede) alle riunioni settimanali in modalità rigorosamente on-line.
Eletto il nuovo direttivo che vede riconfermato Marco Greco nel ruolo di responsabile e Laura Alvano nelle vesti di segretaria. Il neo direttivo è poi composto da otto ragazzi con età ed esperienze eterogenee: si tratta dei riconfermati Emanuela Castaldo e Fabiano Caruso, studenti rispettivamente del liceo classico e del liceo scientifico, dei senior Alessia Li Muti e Luigi Varisano, studenti universitari così come Andrea Prestifilippo (socio fondatore oggi universitario eletto tesoriere e vice responsabile dell’associazione) e le new entry Cristiana Pisano (studentessa del liceo musicale di Enna), Sofia Napoli e Simone Campione, entrambi al secondo anno rispettivamente al liceo linguistico e al liceo delle scienze umane, tra i più giovani membri del direttivo nella storia del Progetto 360.
Ed ecco i referenti delle quattro Commissioni: Politica e Città fa capo a Emanuela Castaldo, Formazione cristiana a Sofia Napoli, Sport e tempo libero a Fabiano Caruso e Solidarietà a Cristiana Pisano. Creata una Commissione speciale per le attività natalizie con referenti Roberta Caramanna e Simone Vaccaro.
Sì, perché oltre all’apertura del nuovo anno sociale, i giovani del 360 hanno avviato attività e progetti sul periodo natalizio, la Festa dei giovani del 31 gennaio prossimo e il percorso quaresimale Yes (Young’s exercises of Spirit).
“I ragazzi del Progetto 360 hanno vissuto delle elezioni speciali, tutte da remoto, che hanno richiesto una fase di preparazione tecnica non indifferente – spiega don Giuseppe Rugolo, storico direttore spirituale del gruppo – ma che hanno permesso anche agli studenti fuorisede, per la prima volta nella storia del 360, di poter partecipare. Una cosa è certa: se cento giovani ennesi continuano a programmare e a riunirsi settimanalmente da remoto, questo vuol dire che la voglia di fare è ben più forte del Covid e che nessun virus potrà rubare loro la voglia di sognare”.