COVID-19. Dalla raccomandazione all’obbligo di vaccinazione

COVID-19. Dalla raccomandazione all’obbligo di vaccinazione
di Massimo Greco


Il diritto della persona di essere curata efficacemente, secondo i canoni della scienza e dell’arte medica, e di essere rispettata nella propria integrità fisica e psichica, deve essere garantito dallo Stato sulla base di indirizzi condivisi dalla comunità scientifica nazionale e internazionale. Tale principio vale non solo per le scelte dirette a limitare o a vietare determinate terapie o trattamenti sanitari, ma anche per l’imposizione delle vaccinazioni. La scelta tra obbligo e raccomandazione ai fini della somministrazione del vaccino, la cui discrezionalità ricade in capo allo Stato, costituisce il punto di equilibrio, in termini di bilanciamento tra valori parimenti tutelati dalla Costituzione, tra autodeterminazione del singolo rispetto della propria integrità psico-fisica e tutela della salute collettiva. Secondo i documenti delle istituzioni sanitarie nazionali e internazionali, l’obiettivo da perseguire in tempo di pandemia per la prevenzione della diffusione delle malattie infettive da Covid-19 è la cosiddetta “immunità di gregge”, la quale richiede una copertura vaccinale a tappeto in una determinata comunità, al fine di eliminare la malattia e di proteggere coloro che, per specifiche condizioni di salute, non possono sottoporsi al trattamento preventivo. Ciò è vero in particolare nel caso odierno, in cui il Governo ha ritenuto nei giorni scorsi d’impiegare l’incisivo strumento dell’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari, con il necessario corredo di norme strumentali e sanzionatorie. Tale obbligo, pertanto, non è incompatibile con i principi costituzionali se si prevede che esso non incida negativamente sullo stato di salute di colui che è obbligato, salvo che per quelle sole conseguenze che appaiano normali e, pertanto, tollerabili. Questa discrezionalità deve essere esercitata alla luce delle diverse condizioni sanitarie ed epidemiologiche, accertate dalle autorità preposte e delle acquisizioni della ricerca medica, che debbono guidare il legislatore nell’esercizio delle sue scelte in materia.
Indubbiamente, il vincolo giuridico si è fatto più stringente: ciò che in precedenza era raccomandato, oggi comincia ad essere obbligatorio.