Quant’è bella libertà!

Si chiude Sanremo 2023. Ovviamente partono le solite vecchie polemiche.

E nel mentre si aspetta con particolare trepidanza la messa riparatrice con comunicato del Vescovo-Cardinale e chi più ne ha più ne metta sui sacrilegi compiuti nel teatro più famoso d’Italia, ci portiamo avanti noi analizzando l’evento che sicuramente ha fatto più scalpore in questa bigotta e ipocrita società, ovvero il bacio del cantante Rosa Chemical a Fedez. E i due aggettivi sono stati buttati così a caso perché da un lato la società è bigotta nel momento in cui non accetta l’amore in tutte le sue forme. Ed è inutile dire che siamo tornati indietro dato che proprio indietro nel tempo, in quelle civiltà che oggi vengono chiamati come modelli fondativi della nostra Occidentalità, ovvero l’Antica Grecia e l’Antica Roma vi era una libertà nella sfera sessuale inimmaginabile anche nelle più rosee aspettative oggi. Ipocrita perché a parti alterne i due schieramenti politici hanno sempre recitato da una parte i difensori della libertà e dall’altra parte i censori. Questo colpo tocca alla sinistra applaudire al gesto di Rosa Chemical e alla destra di fare i signori Censori. Ma qualche anno fa, quando un certo Silvio Berlusconi si dava da fare con tante giovani figliuole nipoti di Mubarak (era uno zio molto prolifico) non era forse la sinistra a dire peste e corna? Fermo restando che in tutto quel caso vi è anche un processo ma per reati che vanno aldilà di un semplice “amore libero” (giustamente l’eventuale coinvolgimento di minorenni indotti alla prostituzione è un reato, oltre ad essere in prima istanza cosa abominevole), ma ci rendiamo conto che tutti ci riempiamo la bocca della parola libertà ma poi abbiamo paura di essere liberi? Dovremmo, quindi, partire dal presupposto di capire che cos’è la libertà? Perché da quello che si vede e si sente sembra quasi che la libertà abbia una bandiera politica da alternare in base all’evento. Ma questa non è libertà ma semplice opportunismo.




Ma poi che cosa avrà fatto di così male un ragazzo che bacia un altro ragazzo? Ha ucciso qualcuno? Ha rubato? Ha evaso le tasse? Ha semplicemente manifestato un nobilissimo sentimento che coinvolge tutti gli esseri umani e di cui non bisogna né vergognarsi né cercare di ingabbiare ipocrite regole morali o etiche che sono buone solamente a dare quindici minuti di celebrità alla casalinga di Voghera (oggi magari laureata) che magari a casa fa ben di peggio. Perché, scusateci, cos’è più grave tra un bacio dato in pubblico in nome del libero amore e un bacio dato di nascosto ad un’amante in nome dell’amore clandestino? Nel primo caso non soffre nessuno, anzi dovremmo essere tutti felici di una manifestazione d’amore dinnanzi a tanta divisione, nel secondo caso vi è tanta sofferenza da parte di chi si scopre tradito. E allora viva la libertà! E la nevrosi collettiva facciamola seguire da un bravo psicologo.
Alain Calò