La fuga all’estero degli ennesi, ecco i Comuni più colpiti dallo spopolamento
Enna-Cronaca - 12/11/2025
E’ la Sicilia la regione italiana la comunità di residenti all’estero più numerosa (844 mila) seguita da Lombardia (690 mila) e Veneto (614 mila).
Il rapporto
E’ quanto emerge dal Rapporto Italiani nel mondo di Migrantes, che evidenza come il biennio 2023-2024 rappresenti un punto di svolta, con numeri che mai prima si erano registrati e che confermano l’Europa, con particolare predilezione per la Germania, come l’epicentro indiscusso della mobilità italiana contemporanea. Importante anche la migrazione verso il continente americano soprattutto verso l’Argentina.
I Comuni dell’Ennese
Secondo quanto riportato nell’edizione di stamane de La Sicilia, un primato negativo lo detiene Barrafranca che registra, dopo il Comune di Riesi, il maggior numero di iscritti all’Aire, Anagrafe italiani residenti all’estero, ma altri centri dell’Ennese sono in posizione da bollino rosso, come Leonforte, Nicosia e Piazza Armerina.
La situazione negli altri centri dell’isola
Drammatica la situazione nell’Agrigentino: stando un approfondimento di Grandangolo, se è vero che Palermo e Catania hanno numeri importanti per iscrizioni di residenti all’estero, ci sono città di questa fetta di territorio praticamente svuotate. Licata (34.087 residenti, 17.510 emigrati), Palma di Montechiaro (21.236 residenti, 12.376 emigrati), Favara (31.309 residenti, 10.615 emigrati).
L’esodo dei giovani siciliani
Il rapporto conferma la tendenza all’esodo dalla regione siciliana, con oltre 56.000 giovani che lasciano l’Italia e una quota significativa che risiede all’estero.
“I dati del rapporto “Italiani nel Mondo 2025” della Fondazione Migrantes confermano, purtroppo, ciò che da anni denunciamo come sindacato: la Sicilia continua a perdere le sue migliori energie. Oltre 56 mila giovani laureati siciliani, tra il 2014 e il 2024, sono andati via in cerca di opportunità che la loro terra non ha saputo garantire. È una ferita profonda che mina il futuro di questa regione e dell’intero Mezzogiorno”. Lo afferma Luisella Lionti, segretaria della Uil Sicilia che aggiunge: “Serve un cambio di rotta strutturale”.
Partono anche le famiglie
Non solo giovani e professionisti, ma anche nuclei familiari completi continuano a lasciare l’Italia per cercare all’estero un contesto più favorevole dal punto di vista sociale, educativo e lavorativo.
Gli analisti di Migrantes evidenziano come questo fenomeno contribuisca a ridisegnare la geografia delle comunità italiane nel mondo, determinando una crescita consistente in città europee e in alcuni centri extraeuropei percepiti come più dinamici e attenti al benessere familiare. L’uscita di interi nuclei, sottolinea il rapporto, implica ripercussioni anche sul tessuto demografico nazionale, che continua a diminuire non solo in termini di natalità, ma anche per la perdita di bambini e adolescenti che ricominceranno la propria vita in altri sistemi scolastici.