Enna. Saranno finanziati i lavori di restauro della Chiesa di S. Michele Arcangelo

Enna chiesa S Michele arcangeloEnna. In arrivo il finanziamento dei lavori di restauro della chiesa di San Michele Arcangelo. Il progetto delle opere occorrenti per la riapertura della chiesa (preclusa ai fedeli da oltre vent’anni), redatto qualche anno fa dall’architetto Liborio Calascibetta del servizio Beni Culturali della Soprintendenza di Enna, venne inoltrato – tramite la Prefettura – al Ministero dell’Interno per il finanziamento. D’allora silenzio assoluto, nonostante i ripetuti solleciti da parte degli uffici preposti. Dopo la nomina e l’insediamento del nuovo Prefetto, dott. Fernando Guida, nel febbraio scorso si sono avute delle notizie, nel senso che il Ministero ha fatto sapere che “a causa dell’importo eccessivo del progetto non era possibile concedere il finanziamento”. Gli stessi uffici ministeriali suggerivano però la possibilità di accesso al finanziamento qualora il progetto fosse stato ridimensionato nella spesa, stralciando alcune opere non necessarie ai fini della messa in sicurezza dell’edificio.  La Soprintendenza e l’architetto progettista hanno provveduto tempestivamente in tal senso, tanto che la nuova perizia dei lavori è stata inviata lo scorso mese a Roma. Tra settembre-ottobre prossimo – ha fatto sapere il Prefetto – si avrà il finanziamento dell’opera e, espletata la gara d’appalto, nei primi mesi del 2015 si spera di potere iniziare i lavori. Dell’iter progettuale e del finanziamento si è interessato il Comitato dei Diritti dei Cittadini, rappresentato da Gaetano Vicari, il quale tiene a sottolineare la disponibilità del prefetto Guida, sensibile alla salvaguardia dei beni monumentali del nostro territorio. Enna altare chiesa san micheleIl tempio, intitolato a San Michele Arcangelo, insieme con altre quattro chiese di Enna (S. Francesco di Paola, S. Giovanni Battista, San Marco Evangelista e del Carmine) fa parte del patrimonio demaniale iscritto nel Fondo Edifici di Culto comprendente oltre settecento chiese sparse in tutta Italia, la maggior parte delle quali di particolare interesse storico-artistico, ricche di opere d’arte di valore inestimabile. Il Fondo fu istituito con legge n° 222 del 1985, ente dotato di personalità giuridico – amministrativa con sede presso il Ministero dell’Interno.  Provvede con i proventi del proprio patrimonio e con i contributi dello Stato alla conservazione e restauro, alla tutela e valorizzazione degli edifici di culto. Ben ventuno chiese, gioielli artistici afferenti al FEC, si ergono nel territorio ennese (sparsi in otto comuni della provincia), conferendo con le loro peculiarità uno scenario davvero unico. La chiesa di San Michele Arcangelo, posta dirimpetto al Duomo e a fianco del Palazzo Varisano, è un esempio di stile coloniale spagnolo. Sorge sul luogo in cui gli Arabi, appena impadronitisi della città, nell’anno 859, costruirono la prima moschea a pianta ellittica. Il suo stile si rifà anche alle Chiese dell’Ordine Benedettino, cui appartenevano le suore dell’attiguo monastero – istituito nel secolo XVI attorno a un palazzo-torre appartenuto alla nobile famiglia Leto, baroni di Capodarso – dove fino agli anni ’60 del secolo scorso erano ospitate le fanciulle orfane, ora sede della Soprintendenza ai BB.CC. L’edificio sacro fu completato tra il 1734 e il 1760, impreziosito nel prospetto da eleganti grate a petto d’oca e all’interno da un pregevole pavimento di ceramica di Caltagirone realizzato nel 1765 e restaurato nel 1957. Cinque altari radiali fanno da corona all’altare maggiore (nella foto).

Salvatore Presti